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Lombardia contro il governo sui dati: i commercianti presentano il conto a Fontana

Pubblicato: 24/01/2021 11:56

L’ennesima bufera si scatena sulla giunta lombarda, e stavolta il conto, politico ed economico, potrebbe essere salato. La gestione della pandemia di coronavirus è già costato il posto all’assessore Gallera, sostituito da Letizia Moratti, ma il cambio di guarda appena avvenuto non ha frenato lo scandalo sui dati sbagliati nel conteggio dei contagi in Regione.

La Lombardia sconta una settimana in zona rossa a causa dell’errore di calcolo, che scarica poi sul governo. I commercianti e alcuni sindaci lombardi, però, non sono disposti ad assistere al rimpallo di responsabilità, quando le perdite per loro sono state ingenti. Si prepara una class action contro l’amministrazione Fontana, mentre aumentano le richieste di dimissioni.

Lombardia: 600 milioni persi per gli errori

I commercianti sono pronti a chiedere il conto dell’errore che è costato alla Lombardia una settimana in zona rossa a causa dei calcoli sbagliati. Confesercenti Lombardia prepara la class action, con il presidente Gianni Rebecchi che parla chiaro: “Non vogliamo entrare nel merito della diatriba tra Regione e Ministero, ma è evidente che a qualcuno debba essere attribuita questa responsabilità“. Una situazione drammatica a cui, dopo “11 mesi di sacrifici“, si aggiunge anche la beffa. “Per tutta la regione, anche in considerazione del periodo di saldi, stimiamo circa 600 milioni di volume d’affari perso dai negozi“, spiega Rebecchi all’Adnkronos.

Per la causa anche i sindaci di Bergamo e Varese, Giorgio Gori e Davide Galimberti. “Se davvero in Lombardia sin dal 12 ottobre si sono erroneamente conteggiati i guariti tra i positivi, alzando così l’RT e provocando restrizioni maggiori di quelle necessarie, credo che le categorie penalizzare potrebbero avviare una class cction per il risarcimento del danno“, twitta Gori.

Il tweet di Giorgio Gori
Il tweet di Giorgio Gori

Fontana e Moratti contro il governo

Di fronte a questo errore gravissimi è iniziato lo spettacolo del rimpallo, con Attilio Fontana che punta il dito contro il governo. “Sono veramente indignato di quello che sto leggendo e delle false notizie che sono offensive nei confronti della Lombardia e delle persone che lavorano per la Lombardia“, dichiara il governatore, “Si sta dando una rappresentazione non veritiera dei fatti. Noi abbiamo evidenziato, sottolineato e contestato i conteggi fatti dal governo“. In merito alle categorie che chiederanno dei risarcimenti, Fontana commenta: “Io alla prossima riunione della Conferenza delle Regioni, espliciterò al governo la richiesta perché nell’ambito del prossimo scostamento autorizzato dal Parlamento venga inserita una somma che equivale al danno che le nostre categorie hanno subito“.

Letizia Moratti, nuova assessora al Welfare, è sulla stessa linea e annuncia un ricorso al Tar. “Solo una settimana dopo essere stati erroneamente messi in zona rossa, il governo ha capito e accettato le nostre ragioni“, dichiara, “Il governo pretendeva che noi dicessimo che era un errore nostro. Non è stato un errore nostro, i dati che abbiamo mandato erano corretti. Non abbiamo potuto accettare per la dignità della Regione“.

La replica dell’Iss: “Anomalie segnalate”

A stretto giro, l’Istituto Superiore di Sanità ha commentato le posizioni della giunta lombarda. In merito all’algoritmo utilizzato per il calcolo dell’Rt, l’Iss dichiara che “è corretto, da aprile non è mai cambiato ed è uguale per tutte le Regioni che lo hanno utilizzato finora senza alcun problema“.

Le modalità di calcolo sono aperte e disponibili per tutte e “L’Istituto, ma anche la Fondazione Bruno Kessler che ha elaborato l’algoritmo con l’Istituto per il monitoraggio dell’epidemia, è stata sempre a disposizione per dialogare e supportare le Regioni e le Province autonome in qualsiasi fase dei loro calcoli“.

Alla Lombardia, continua l’Iss, che ha segnalato “una grande quantità di casi, significativamente maggiore di quella osservata in altre Regioni, con una data di inizio sintomi a cui non ha associato uno stato clinico“, è stata fatto presente questa “anomalia“.

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Speranza replica a Fontana

Il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto, chiarendo la posizione del ministero. “La relazione dell’Istituto Superiore di Sanità è chiarissima. La Regione Lombardia, avendo trasmesso dati errati, ha successivamente rettificato i dati propedeutici al calcolo del Rt e questo ha consentito una nuova classificazione“, commenta il ministro, “Senza l’ammissione di questo errore non sarebbe stato possibile riportare la Regione in zona arancione. Questa è la semplice verità. Il resto sono polemiche senza senso che non fanno bene a nessuno. Soprattutto a chi le fa“.

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2021 11:57