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Vaccino Covid, a La Spezia omosessuali considerati nei “comportamenti a rischio”: è bufera politica

Pubblicato: 11/02/2021 16:26

A La Spezia, l’Asl 5 sta vivendo ore di ferro e fuoco. A creare un caos politico e mediatico è stato un modulo distribuito azienda sanitaria locale a coloro che vogliono sottoporsi a vaccino anti-Covid, sul quale sono stati classificati gli individui omosessuali come appartenenti alla categoria di coloro che hanno “comportamenti a rischio” e devono quindi palesare la loro omosessualità al momento del vaccino.

Il fatto, messo in luce dal consigliere Ferruccio Sansa, ha provocato l’indignazione della comunità spezzina ed è stato usato come leva dall’opposizone politica regionale. Al contempo, ha portato ad un’immediata risposta da parte dei vertici dell’Asl.

Omosessualità come “comportamento a rischio”: la risposta dell’Asl

Omosessuali nelle categorie con comportamenti a rischio, come tossicodipendenti e persone dedite alla prostituzione: è questo ciò che viene indicato in un modulo condiviso anche da Sansa su Facebook, e sul quale la direzione dell’asp spezzina è stata subito interpellata, ed in un primo tempo ha messo le mani avanti: “Prima di dare risposte e precisazioni vorremmo capire da dove viene quel modulo. Stiamo ancora indagando per capire se sia un fake, o se frutto di una leggerezza”, riporta La Repubblica.

Lapidaria la richiesta di Sansa sui social: “Chiediamo alla Regione, ad Alisa e all’Asl5 come sia stato possibile inserire – senza la benché minima evidenza scientifica – l’essere omosessuali nelle categorie di comportamenti a rischio”.

? VACCINO COVID: PER L’ASL5 GLI OMOSESSUALI SONO SOGGETTI CON “COMPORTAMENTO A RISCHIO” (come tossicodipendenti e…

Pubblicato da Ferruccio Sansa su Giovedì 11 febbraio 2021

Omosessuali “a rischio”: la risposta della direzione Asl

In seguito a indagini, è poi emerso che effettivamente il foglio era autentico, ma che la sua origine sarebbe “avvolta nel mistero”: forse, il foglio è stato scritto sulla falsa riga di “un vecchio documento usato per le donazioni di sangue, quando ancora l’omosessualità era indicata tra i comportamenti a rischio” dice Paolo Cavagnaro, direttore dell’Asl, come riportato da diverse fonti, assicurando che si farà in modo di farlo sparire dalla circolazione il prima possibile.