Un anno fa la piccola Beatrice Aurora lottava contro il Covid: era appena nata e sfidava la positività assunta in maniera ancor’ oggi misteriosa, forse a causa di un contagio in ospedale nei primi giorni di vita.
Oggi, Marta Zaninoni e Marco Albergati possono festeggiare una vittoria: il primo compleanno della piccola Beatrice e la scongiura di un pericolo che, nel 2020, ha fatto vivere nel terrore diverse famiglia.
Marta e Marco vivono a Fioriano al Serio con i figli del primo matrimonio della donna: Ilaria, Chiara e Gabriele.
Beatrice guarita dal Covid: il contagio, poi l’ignoto
Un anno fa, a soli 10 giorni dalle dimissioni dal parto (avvenuto l’11 febbraio), i due genitori erano dovuti correre al pronto soccorso: la piccola aveva una forte tosse, gli occhi gonfi e la febbre in continua salita. “Ci hanno isolate subito in una stanzetta”, racconta Marta a La Repubblica: “Medici e infermieri erano coperti con visiere, guanti. (…) la sera del 5 marzo, il verdetto: è positiva, la ricoveriamo, ma lei deve andare via subito, è pericoloso. Ero impaurita, arrabbiata. Le tolsero tutti i vestitini dicendomi di buttarli via”.
Da lì inizia il calvario della distanza, del non sapere, di un lockdown ancora poco chiaro per tutti: è l’inizio della pandemia e la malattia è sconosciuta, non si sa cosa può accadere, soprattutto se la tua bambina appena nata è lontana da te e non puoi vederla.
Il 23 marzo il Papa Giovanni XXII chiama la famiglia: Beatrice è fuori pericolo, possono tornare a prendersela: “Era sottopeso, bianca come il lenzuolo della carrozzina, aveva gli occhi opachi, sembrava una bambolina rotta”. Beatrice sta meglio ma in casa la può avvicinare solo Marta, perché è ancora positiva. Il primo tampone negativo arriverà solo a Pasqua. Da quel momento Beatrice nasce una seconda volta: può essere toccata dal padre, può giocare con i fratelli.
La malattia, un anno dopo
A distanza di un anno Beatrice è una bambina attiva e allegra: non sembra avere avuto danni permanenti, se non una stanchezza che la coglie se vengono interrotte le medicine che ancora prende. Su come sia stata curata è calato il mistero: “Sono mesi che aspettiamo la cartella clinica per capire come è stata curata, ma questa cartella non arriva. Il mio sospetto è che in quei 18 giorni non le abbiano dato nulla, ma l’abbiano tenuta in osservazione. Oggi Beatrice prende soltanto delle vitamine. Se però le interrompiamo, sembra molto più stanca”.
Marta e Marco hanno voluto raccontare la loro storia per dare speranza a tutti coloro che hanno avuto un figlio e che ora combattono contro il Covid: ora che in casa regna una rinnovata serenità, attendono con ansia di potersi vaccinare: “Adesso però devono vaccinarci, ci sono stati troppi morti”, dice Marta: “Sarebbe terribile una la terza ondata”.