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Rocco Siffredi a nudo sulla sua vita privata: dalla carriera nel mondo a luci rosse alla morte del fratello Claudio

Pubblicato: 19/02/2021 17:43

Rocco Siffredi si conferma essere ancora una volta uno degli attori porno italiani più apprezzati dal pubblico e a riprova di ciò sono i due titoli, i 2 AVN Awards che l’attore a luci rosse ha ricevuto nel 2021. Si tratta infatti di Oscar, premi cinematografici conferiti ai più virtuosi attori attivi nel settore dell’industria per adulti.

Nel corso di una recentissima intervista Rocco Siffredi ha voluto mettersi, metaforicamente, a nudo sulla sua vita sia nei panni di attore sia in quelli di uomo, marito e padre: una carriera illustre nel porno, una moglie che stima incondizionatamente e una famiglia libera dai tabù.

Rocco Siffredi: dalle origini al successo

Rocco Siffredi (pseudonimo di Rocco Tano) classe 1964 cresce ad Ortona, in una famiglia numerosa con i suoi 5 fratelli. Fin da giovane ha avuto chiaro chi voler essere e cosa voler diventare una volta adulto e come raccontato di recente a Il Corriere della Sera: “Tutto è cominciato da ragazzino, dall’età della masturbazione: sono stato letteralmente folgorato dai giornalini porno e ho subito capito che avrei fatto il pornostar. C’era solo il come sarà e dove sarà, ma ero sicuro“.

Un’ambizione che si è ben coniugata al sostegno dei suoi genitori che entrambi hanno sempre fortemente sostenuto ogni suo progetto, non curanti di qualsiasi genere di commento o critiche avrebbe potuto ricevere loro figlio. Sempre in prima linea per difenderlo, la battaglia contro le malelingue aveva avuto già inizio all’interno del condominio dove abitavano: “Mia mamma rispondeva – racconta Siffredi – senti, io gliel’ho fatto così… e ci fa quel che vuole“.

Il trauma per la morte del fratello Claudio

Ci sono stati nel passato dell’attore momenti anche molto infelici se non del tutto drammatici come quando dovette fare i conti con la scomparsa del fratello Claudio, morto ad appena 12 anni per soffocamento nel sonno mentre si trovava all’asilo a causa di una crisi epilettica: “Ero all’ultimo anno di asilo, quando un giorno vengo prelevato da una signora che non conosco, mi porta a casa e sento gridare… Era mia madre – spiega – da allora ho vissuto con una mamma impazzita dal dolore“.

La confessione sul sesso: “La cosa più bella”

Da grande esperto del porno con una carriera alle spalle ormai più che consolidata, per lui il sesso permane una degli aspetti più belli della vita verso il quale nutre una forte devozione: “[..] resta ancora la cosa più bella: è forse l’80 per cento di tutto quel che mi piace nella vita“. Dopo una carriera che lo ha visto però impegnato se non impegnatissimo, ora Siffredi vuole prendersi il giusto tempo per dedicare le proprie attenzioni ai suoi cari e in particolar modo a sua moglie, anche lei ex pornostar, Rózsa Tassi: “Dirigerò le mie energie su una sola donna, mia moglie, e sarà molto bello. Lo auguro a tutti i mariti che cornificano le mogli”.

La vita a luci rosse col sostegno di moglie e figli

Rocco Siffredi sa bene come dedicare attenzioni alle donne e in particolare alla moglie Rózsa Tassi, innamorati come il primo giorno. Sposati da 27 anni, hanno 3 figli e si sono incontrati proprio nel corso di una collaborazione hot sul set nel 1993. “Mia moglie dice sempre: ogni donna vorrebbe avere Siffredi a letto, ma lui dà tutto sé stesso sul set e i suoi dolori me li prendo io. E io mi dicevo – racconta Siffredi – tu ti diverti e tua moglie è a casa con i bambini. In realtà ero lì a realizzare le fantasie degli altri”, spiega il pornoattore rimproverandosi per il poco tempo trascorso a casa con la famiglia a causa del lavoro.

Come in ogni coppia infatti, anche Rosa e Rocco hanno trascorso momenti difficili ma la complicità tra moglie e marito ha reso semplice tutto, anche spiegare il proprio lavoro ai figli: “L’ importante è non far finta, non giustificarsi – dichiara nel corso dell’intervista – I miei figli dicono che sono fortunato a fare quel che mi piace nella vita”.

L’importanza dell’educazione sessuale

Il pornodivo esprime ciò che pensa anche in termini di educazione sessuale, per lui fondamentale: “Tanti uomini non riescono a parlare di sessualità neanche con la moglie, figurarsi con i figli. Il risultato è che i ragazzi vengono su guardando il porno“. Siffredi sottolinea di fatto l’importanza di rapportarsi con i propri figli senza limiti e tabù in virtù di un rapporto che non manchi di nulla e che non tralascia nulla, nemmeno una sfera così personale quale l’intimità onde evitare che siano i “miti” del porno a crescere i figli, e dunque, la finzione: “Questo non fa che generare insicurezze, perché nessuno si prende la briga di spiegare ai ragazzi che il nostro lavoro è finto, costruito, da professionisti“.

La sua accademia del porno: “Io ci credo davvero”

Sempre nel mondo del cinema per adulti, Rocco Siffredi ha deciso di passare dall’altra parte della cattedra da un po’ aprendo a Budapest, dove vive ormai da anni, una propria accademia di formazione per aspiranti attori a luci rosse: “La chiamano la Cinecittà del porno – dichiara Siffredi – Una scuola dove insegnare il porno, non è un gioco, io ci credo davvero. Se ho fatto tutto questo, l’ho fatto per passione”.

Il suo mestiere di attore si è infatti spostato dietro le quinte rivestendo il ruolo di regista. Nella produzione dei suoi film è stato anche affiancato da un aiutante speciale: suo figlio Lorenzo Tano che ha una grande passione per la tecnologia e il videomaking. Insieme hanno collaborato per la prima volta nella realizzazione del film pornografico Pure Neon.

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2021 17:48