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Nuovo Dpcm: il Cts incontra Mario Draghi per parlare di pandemia, varianti, aperture e zone rosse

Pubblicato: 24/02/2021 09:03

Si avvicina un nuovo Dpcm. Gli occhi del Governo sono puntati sulla pandemia e ieri il Comitato tecnico scientifico (Cts) si è riunito insieme al neo premier Mario Draghi e i ministri per capire a che punto è la pandemia nel Paese e quali saranno i prossimi passi. Intanto molte zone sono alle prese con le varianti, diventano zona arancione ‘rinforzata’ e zona rossa. Resta attivo il divieto, come stabilito nei giorni scorsi, di spostarsi tra regioni nel tentativo di confinare il virus. Intanto, la scadenza del Dpcm al momento in atto, ultimo del governo di Giuseppe Conte, è prevista per il 5 marzo.

Le considerazioni del Cts

Abbiamo presentato al presidente Draghi i dati e i numeri dal punto di vista scientifico noi siamo prudenti, ma non abbiamo descritto una situazione di catastrofe imminente“, ha rivelato Agostino Miozzo, coordinatore del Cts sull’incontro con Mario Draghi. Nessuna riapertura all’orizzonte però: “Non abbiamo parlato di riaperture, se ne parlerà in un’altra occasione. Venerdì ci sarà una nuova fotografia della situazione, poi vedremo“, ha aggiunto con gli occhi puntati sul report dell’Iss che arriva ogni venerdì. Riguardo alla prima riunione proprio con il neo premier Draghi spiega: “Siamo stati ascoltati con attenzione“.

Le riaperture

Chi vuole fortemente le riaperture sono teatri, cinema e palestre, che sono chiusi ormai da un anno. Il Comitato tecnico scientifico incontrerà nelle prossime ore il ministro Dario Franceschini per valutare insieme le misure di sicurezza messe pensate per le sale di teatri e cinema.

Covid: Italia tra zona rossa e zona arancione rafforzata

L’Alto Adige sarà rosso fino al 28 febbraio, nelle Marche sono 20 i comuni arancioni nonostante il colore giallo della regione. Lente di ingrandimento su alcune zone della Lombardia: Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza per istituire nella provincia di Brescia e in alcuni comuni della Bergamasca e di Cremona a una zona arancione rafforzata. Guido Bertolaso ha spiegato cosa sta accadendo: “La provincia ha un numero di nuovi casi doppio rispetto alle altre province lombarde. Siamo di fronte alla terza ondata della pandemia e va aggredita immediatamente“.

Anche il Lazio è alle prese con nuove zone rosse: dopo Roccagorga, Carpineto Romano e Colleferro, si aggiunge anche il comune di Torrice, in provincia di Frosinone. Da domani, giovedì 25, e fino all’11 marzo, diventano zona arancione scuro per 14 Comuni dell’Emilia-Romagna.