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Iacopo Melio ha sconfitto il coronavirus dopo 2 mesi: “Ti cambia, non si torna più come prima”

Pubblicato: 28/02/2021 18:50

Iacopo Melio ha dovuto combattere una dura lotta contro il coronavirus, dopo aver scoperto di essere positivo lo scorso dicembre. L’attivista e politico è affetto da una sindrome genetica rara, che ha complicato ulteriormente il suo quadro clinico.

Il coronavirus, spiega Melio, è una malattia dura, i cui segni permangono anche dopo la negatività. Ora l’attivista dovrà dedicarsi alla riabilitazione, dopo i 2 ricoveri in ospedale.

Iacopo Melio negativo: sconfitto il coronavirus

È lo stesso Iacopo Melio ad annunciare la negatività con un post su Facebook. “HO VINTO IO. Dopo 18 giorni del primo ricovero e 27 del secondo, sono tornato a casa. È stata dura ma ce l’ho fatta, sono stato più forte. Sono negativo“, si legge.

Nonostante la gioia per essere guarito dal coronavirus, Iacopo Melio spiega di essere molto provato dalla malattia: “Questo non significa che sia tutto finito, anzi: ho sconfitto il virus, ma non i suoi effetti e tutto ciò che ha lasciato. Perché il bastardo ti cambia, nel corpo e nella testa, e l’unica cosa certa è che non si torna più come prima“.

Il recupero dal coronavirus

Melio scrive che il recupero sarà “lungo e lento, alla ricerca di un equilibrio precario che più volte, in queste settimane, mi ha portato a tornare indietro senza farci capire il perché. Spero che la via migliore sia però tracciata, e che tutto ciò che non riesco ancora a raccontare venga seminato piano alle spalle, con scaramantico ma necessario ottimismo“.

Ora lo scrittore si dedicherà a se stesso, “al peso e alla muscolatura da recuperare, alla respirazione che deve tornare, ad un’alimentazione non del tutto ripristinata (a proposito, in questi mesi sono diventato sommelier esperto di omogeneizzati, oltre che di maionese!)“.

Iacopo Melio vuole tornare a lavoro

Melio dichiara comunque che tornerà al suo lavoro, benché in maniera graduale, già la prossima settimana. “Sento il bisogno di raccogliere anche questo incubo e farne qualcosa di buono, dalla parte degli ultimi, con maggior consapevolezza e determinazione“, scrive, “Perché in fondo è proprio nel dolore che dobbiamo scavare, a mani nude e occhi aperti, quando vogliamo tirar fuori il meglio che abbiamo racchiuso dentro“.

Il ringraziamento al personale ospedaliero

Iacopo Melio dichiara di sentirsi fortunato: “Nonostante tutto, da questa sofferenza ne sto uscendo senza troppe cicatrici. Una consapevolezza che a volte mi rende leggero, altre ancora mi toglie il sonno la notte…“.

Proprio per questo, “ringrazio di cuore il personale sanitario del reparto 5A3 del San Giuseppe di Empoli, che con pazienza e attenzione ha fatto il massimo per capire cosa mi stesse succedendo e come gestire una situazione già di base complicata. Quello che OSS, infermieri, medici, fino agli addetti alle pulizie, devono affrontare ogni giorno in quell’inferno, è indescrivibile. Per questo abbiamo il dovere di aiutarli come possiamo, rispettando le regole per limitare al massimo i contagi. Come sempre: facciamo ancora a modino. Tutti quanti“.

Il post Facebook di Iacopo Melio
Il post Facebook di Iacopo Melio