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Sanremo, salta l’omaggio a Stefano d’Orazio, Roby Facchinetti amareggiato lo pubblica

Pubblicato: 07/03/2021 20:48

Niente omaggio a Stefano d’Orazio a Sanremo, un momento di ricordo e saluto all’artista scomparso a causa del Covid-19, previsto nella fase finale dell’ultima serata del Festival. Una scelta che non è passata inosservata soprattutto a coloro che erano vicini all’artista; tra questi c’è anche Roby Facchinetti che ha voluto condividere su Facebook l’intero testo.

Roby Facchinetti: polemica contro il mancato omaggio

Un lungo post quello di Roby Facchinetti, che inizia con l‘omaggio a Stefano d’Orazio mai andato in onda, seguito da una lunga critica ad Amadeus e a tutta l’organizzazione del Festival di Sanremo.

Ieri sera sono rimasto sveglio quasi fino alle tre, cari amici, aspettando che Amadeus o chi per lui pronunciasse parole come queste. Non per presunzione, o perché fossero pretese da me, dai miei amici per sempre, da Tiziana. Ma perché il Festival di Sanremo le aveva promesse. Anzi, garantite” Inizia così Roby Facchinetti.

Il ricordo di Stefano era nella scaletta ufficiale, sia pure a ora tarda, ed in tale veste è stato confermato anche alla stampa. Tanto che quotidiani come L’Eco di Bergamo oggi riportano sia avvenuto, avendo dovuto chiudere le pagine ben prima che il Festival arrivasse a quel punto della scaletta” ha scritto la voce dei Pooh.

“Invece, parole come quelle che ho scritto sopra, o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite. E credo che allora non ci siano altre parole da spendere: sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto. C’è solo amarezza”.

E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Davvero, poco importano le cause. Resta, indimenticabile, il fatto. E il mio commento al Festival di Sanremo 2021 non può che esaurirsi qui! Buona domenica e ascoltate sempre buona musica”

L’omaggio mai andato in onda a Stefano d’Orazio

Il lungo post pubblicato da Roby Facchinetti su Facebook iniziava con il lungo omaggio all’amico e collega Stefano d’Orazio.

Il testo integrale:

Cari amici del Festival di Sanremo, cari amici della canzone italiana, ora vorremmo spendere un minuto delle nostre tante, tantissime, infinite ore di diretta per un ricordo davvero doveroso.
Basterà un minuto solo, credeteci.
Ma proprio dobbiamo onorare la memoria di un grande artista, di un esponente storico della canzone italiana più famosa e celebrata anche nel mondo, di un protagonista di questo stesso palco dove ha vinto con una delle canzoni più belle che abbiano mai vinto il Festival, “Uomini soli”, di una persona bella, franca, intelligente, leale.
Non possiamo insomma dimenticarci di mandare un applauso a Stefano D’Orazio, che con i Pooh ha rappresentato la stagione più fertile della nostra grande canzone italiana.

Questo palco, un Festival che si chiama “della canzone”, non poteva certo scordarsi di chiedere a voi, e a chi ci segue da casa, qualche secondo di attenzione per rivolgere un pensiero e un applauso alla memoria di Stefano D’Orazio.
Ciao Stefano, non ti dimenticheremo mai”.



La rabbia di Red Canzian

A fare eco a Roby Facchinetti, anche il bassista dei Pooh, Red Canzian: “È stata una cosa orrenda, davvero molto brutta. Sapevamo che doveva esserci questo omaggio e siamo rimasti molto male quando non l’abbiamo visto. Perché credo che Stefano D’Orazio meritasse quel ricordo. In cinque serate piene di qualsiasi cosa, tre minuti si potevano trovare”.

Per provocazione potrei dire che il tempo si poteva trovare persino al posto degli ultimi cinque in classifica, la cui assenza non avrebbe cambiato la storia della musica. Credo che Stefano in 50 anni abbia dato tanto alla musica italiana e che qualcosa poteva essergli restituito da quel palco. Non si può essere onorati solo quando si serve a qualcuno”.

Le scuse di Amadeus

Amadeus durante l’ultima conferenza stampa del Festival di Sanremo si è scusato, spiegando che lui stesso l’aveva voluto, anche per quanto fatto da Stefano d’Orazio per Bergamo durante la pandemia: “Mi scuso, c’è stato un problema di sforamenti, di tempi. È colpa mia. Mi scuso con i Pooh. Quell’omaggio l’avevo voluto perché Stefano D’Orazio era un amico, quindi io sono il primo ad essere dispiaciuto“.