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Anziani convocati per il vaccino a Codogno ma l’hub è chiuso: ancora caos in Lombardia

Pubblicato: 23/03/2021 22:19

Nuovi problemi nella campagna di vaccinazione Covid-19 in Lombardia, regione più colpita ma che sta incontrando anche numerosi intoppi nel piano per la rinascita. Dopo le notizie delle mancate convocazioni a Cremona, adesso è la città di Codogno a sperimentare disservizi e una cattiva comunicazione da parte delle istituzioni. Un centinaio di over 80 sono stati convocati oggi per fare il vaccino anti-Covid, ma il centro è ancora chiuso.

Anziani in fila per il vaccino in un hub chiuso

La notizia, riportata in queste ore dal Corriere della Sera, contribuisce ad acuire lo sconforto e la cattiva fiducia che i cittadini lombardi stanno sviluppando nei confronti dei vari organi di amministrazione. Che qualcosa non stia funzionando nella campagna vaccinale anti-Covid lo dimostrano i notevoli ritardi e disservizi emersi negli scorsi giorni. Un caos che, tra le altre cose, ha portato ad un rimpasto dei vertici di Aria, l’Azienda regionale che si dovrebbe occupare della gestione delle prenotazioni e delle convocazioni.

Un nuovo episodio è accaduto oggi proprio a Codogno, il paese simbolo della pandemia in Italia, dove è stato formalmente registrato il primo caso di Coronavirus. Nella mattinata di oggi, si apprende, circa 100 anziani sono stati convocati al Palasport di Codogno: l’hub però è ancora in costruzione e decisamente non in funzione. Gli anziani quindi hanno trovato solo operai e lavori in corso. Alla base del disguido, c’è l’Asst di Lodi.

Anziani convocati per errore a Codogno: le scuse di Asst

Come riportano le fonti, il mistero su quella convocazione in un centro ancora chiusa sarebbe già stato risolto. L’errore alla base questa volta non sarebbe del sistema di convocazioni, ma dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale del lodigiano. È stata comunicata la data sbagliata dell’apertura dell’hub, la cui inaugurazione sarebbe in programma per domattina, mercoledì 24. Un errore che ha costretto ad una rapida soluzione: l’Asst di Lodi, che si sarebbe detta costernata per l’errore al sindaco di Codogno – ha attivato volontari per spostare gli anziani over 80 in altri centri vaccinali.

A conti fatti, non sarebbero andate sprecate dosi e la situazione sarebbe rientrata con poche o nulle tensioni. Il Corriere riporta che delle oltre 150 inoculazioni previste, sono state tutte somministrate.

Lombardia nel caos, cambia tutto ai vertici

Quello di Codogno è solo l’ultimo caso di un periodo particolarmente convulso per la Lombardia. Dopo il caso delle poco meno di 60 persone convocate a Cremona per 600 dosi di vaccino, si è scatenato un piccolo terremoto in Regione Lombardia. Che, però, se l’è di fatto cantata e suonata da sola: Letizia Moratti ha dichiarato inaccettabile l’errore di Aria, Azienda che fa capo però alla stessa Regione.

Tutto questo ha portato ad un cambio ai vertici di Aria voluto direttamente da Attilio Fontana. Un passo doveroso dopo un errore evidente, che tuttavia è risultato essere in parte una risposta di facciata. La gestione degli appuntamenti è infatti passata in mano a Poste Italiane. Insomma: chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati. Tra ritardi nelle convocazioni degli over 80, convocazioni sbagliate e quant’altro, la Lombardia deve ancora ingranare, a quasi 3 mesi dal V-Day.