Vai al contenuto

Denise Pipitone, scomparsa nel nulla nel 2004: la storia di Denise e la ricerca disperata dei suoi genitori

Pubblicato: 31/03/2021 12:00

In questi giorni il caso Denise Pipitone è di nuovo sulle pagine dei giornali per via di una svolta che potrebbe cambiare del tutto la storia di uno dei casi di scomparsa più oscuri della cronaca giudiziaria italiana.

Una ragazza della stessa età che oggi dovrebbe avere Denise e che risiedere in Russia, avrebbe lanciato un appello per ritrovare i suoi genitori e una segnalazione in Italia, raccolta da Chi l’ha visto, avrebbe portato il caso all’attenzione della famiglia (che per ora agisce nella massima cautela). Se il test del Dna dovesse confermare la parentela, arriverebbero a distanza di decenni le risposte che Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori di Denise, cercano da tantissimo tempo.

Denise Pipitone, la scomparsa: indagini e avvistamenti

Denise Pipitone è scomparsa in un battito d’ali. Era il 1 settembre 2004 quando la piccola Denise, 4 anni, verso mezzogiorno ha girato l’angolo della via davanti a casa, sparendo poi nel nulla. Le indagini erano partite immediatamente e, oltre al dolore per la scomparsa della piccola, si era aggiunto uno sconvolgimento di tipo familiare: Piera Maggio, in nome delle ricerche e per aiutare gli inquirenti, si era ritrovata costretta a raccontare che Denise non era figlia di suo marito, Toni Pipitone, bensì di Piero Pulizzi, marito della conoscente Anna Corona.

Piera Maggio aveva così riferito che la famiglia di Pulizzi sapeva che Denise era figlia dell’uomo -forte sarebbe stata anche la somiglianza tra di loro- e questo aveva creato enormi tensioni sia con Anna Corona che con le figlie di lei e Pulizzi, Jessica e Alice Pulizzi. 

Un avvistamento avvenuto a un mese dalla scomparsa aveva fatto pensare che Denise potesse essere in mano a una famiglia rom: una guardia giurata aveva infatti fatto un video in cui si vedeva una bambina molto somigliante alla piccola, insieme a degli adulti di etnia rom: purtroppo non era stato possibile fermare il gruppetto, di cui si erano perse le tracce.

Denise Pipitone rapita da persone di famiglia? Le accuse

Le indagini inizialmente si erano concentrate su Anna Corona e Jessica Pulizzi, anche per via di un’intercettazione che sembrava incastrare la figlia, che in dialetto aveva parlato in casa con la sorella Alice, dicendo: “Quannu eramu ’n casa, a mamma ha ucciso Denise”.

Jessica Pulizzi era finita a processo, Piero Pulizzi si era costituito parte civile, ma anni di storia giudiziaria avevano poi portato all’assoluzione della ragazza “per non aver commesso il fatto”.

Piera Maggio, nel blog Cerchiamo Denise, fa un forte j’accuse, pur senza fare nomi, ai responsabili della scomparsa della figlia, e a chi sapeva e magari ha taciuto: “Bisogna innanzi tutto chiedersi se esiste un torto così grande che sia pagabile con la vita di una bambina. Ma quale danno mai può richiedere questo prezzo per essere “risarcito”? E così tra l’indifferenza prudente dei molti, chi ha fatto il male cammina tranquillo per strada e si sente autorizzato anche a ridere dei problemi che ha causato, circondato da persone povere di ogni grado di umanità e socialità”.

Denise Pipitone, parla Piera Maggio: “Fu controllata una casa sbagliata”

Di recente, a Chi l’ha visto, Piera Maggio aveva anche sollevato forti critiche nei confronti di chi condusse le indagini in un primo momento: “I primi momenti sono fondamentali. Fu controllata una casa sbagliata (…) Non abbiamo delle persone preposte a lavorare alla scomparsa di un bambino piccolo e agire nell’immediatezza. Spero che qualcuno si metta una mano sulla coscienza, mi rivolgo a chi sa e non parla. Le indagini si devono fare lontano da parenti e conoscenti. Noi sappiamo chi sono i colpevoli, lottiamo fino alla fine per la verità e la giustizia”.