Una spy-story con tanto di compravendita di segreti militari crea forti tensioni tra Roma e Mosca. Un ufficiale della Marina militare italiana, Walter Biot, è stato arrestato per aver ceduto documenti militari riservati, tra cui anche alcuni della NATO, a un militare russo in cambio di 5mila euro. Il capitano di fregata è stato arrestato e due funzionari russi sono stati espulsi, come ha annunciato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Walter Biot, l’ufficiale della Marina che ha venduto segreti militari
Walter Biot, 56 anni, è l’ufficiale della Marina militare arrestato per i reati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato e spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione.
Il capitano di fregata avrebbe fotografato dal computer documenti militari riservati, tra cui anche alcuni della NATO, e li avrebbe scaricati su una pen-drive, poi ceduta a un funzionario russo in cambio di 5mila euro. Biot è sposato e padre di 4 figli.
La carriera militare di Walter Biot
Il capitano di fregata è in servizio presso il III Reparto dello Stato maggiore della Difesa, Politica Militare e Pianificazione. Walter Biot ha prestato servizio sulla portaerei Garibaldi, per poi arrivare nel 2010 all’ufficio stampa dello Stato Maggiore. Nel 2016 è impiegato nel Gabinetto del ministro della Difesa, mentre 2 anni dopo lavora nell’ufficio Politica Militare dello Stato maggiore della Difesa.
Tra gli incarichi che ricadono nelle competenze del Reparto dove lavorava Biot, ci sono la gestione delle relazioni internazionali e il coordinamento dei rapporti con organi esterni all’Amministrazione Difesa, come appunto la NATO.
Le indagini sullo spionaggio russo
Le indagini sui rapporti tra Walter Biot e l’ufficiale delle Forze armate russe sono coordinate dalla Procura di Roma, ma l’inchiesta sarebbe partita su indicazione dell’Aise, i servizi segreti interni italiani. L’Agenzia monitorava da qualche mese Biot e il funzionario russo, secondo quanto noto finora, dopo aver ricevuto stimoli in tal senso.
Ieri l’intervento dei carabinieri del Ros, che hanno intercettato lo scambio di documenti e denaro in un parcheggio della Capitale. Walter Biot è al momento detenuto in prigione e domani ci sarà l’udienza di convalida del fermo dal carcere di Regina Coeli. Il funzionario russo sarebbe confinato nell’ambasciata di Mosca.
Tensione nei rapporti tra Russia e Italia
Il caso di spionaggio ha avuto dure ripercussioni nei rapporti bilaterali tra la Russia e l’Italia, con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha annunciato l’espulsione di due funzionari russi. Tra questi ci sarebbe anche il diretto superiore del militare russo coinvolto.

È inoltre stato convocato da Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina, su indicazione del ministro, Sergey Razov, ambasciatore russo in Italia.
Di Maio: “Atto ostile di estrema gravità“
Il ministro Di Maio ha dichiarato che “Si tratta di un atto ostile di estrema gravità e quindi abbiamo assunto immediatamente i provvedimenti necessari“.
“Un altro aspetto della nostra politica estera riguarda una gestione efficace ed equilibrata dei rapporti con i principali attori globali al di fuori della nostra area di appartenenza euro-atlantica, a partire da Russia e Cina“, ha continuato Di Maio, “Attori che hanno sistemi politici e valori diversi dai nostri“.
Il ministro ha comunque spiegato che nei rapporti con la Russia l’obiettivo è “promuovere e a salvaguardare i nostri interessi fondamentali, che richiedono di mantenere un’interlocuzione critica ma allo stesso tempo costruttiva“.
La reazione di USA e Gran Bretagna
Tra i documenti classificati anche alcuni relativi ai movimenti della NATO, ma che non sarebbero di particolare rilevanza, fanno sapere gli Stati Uniti. L’Adnkronos riporta fonti di Washington che etichettano come “preoccupanti” le interferenze di Mosca nei Paesi dell’Alleanza atlantica, di cui questo episodio sarebbe un’ulteriore conferma.
Dominic Raab, Segretario di Stato per gli Affari Esteri della Gran Bretagna, ha espresso “solidarietà” e critica “l’attività maligna e destabilizzante della Russia, che mira a minare un alleato della Nato“.

Rammarico della Russia
Esprime invece rammarico per la decisione dell’Italia di espellere due funzionari il Cremlino. Vengono ventilate dalla Russia imminenti risposte commisurate alle azioni dell’Italia come ritorsione, ma Dmitry Peskov, portavoce del governo russo, ha espresso la speranza che le relazioni bilaterali rimangano “positive e costruttive“.