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Beppe Grillo, bufera per il video sul figlio Ciro e lo stupro. I genitori della 19enne: “Farsa ripugnante”

Pubblicato: 19/04/2021 20:39

Il video di Beppe Grillo a difesa del figlio Ciro, accusato di violenza sessuale di gruppo, ha sollevato un polverone mediatico e politico. È polemica infatti per i toni e le parole di Grillo, che nega sia mai avvenuto alcuno stupro e punta il dito contro la presunta vittima. Proprio i genitori della ragazza hanno rilasciato dichiarazioni sulla vicenda.

Video di Beppe Grillo: rabbia per il figlio accusato di stupro

Nelle scorse ore, si è tornato a parlare del caso di cronaca in cui è coinvolto il figlio di Beppe Grillo, Ciro, accusato assieme ad altre 3 persone di violenza sessuale di gruppo ai danni di una 19enne. Per la Procura di Tempio Pausania, il gruppo ha approfittato delle condizioni di inferiorità psicologica e fisica della giovane, costringendola a bere e ad avere rapporti multipli. Nel video, Grillo difende il figlio negando sia mai successo nulla: “Perché non li hanno arrestati subito?” si domanda l’ex leader del M5S.

Grillo si arrabbia via via sempre di più, fino a sbraitare e a muovere neanche tanto velate accuse nei confronti della vittima: “Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia… Vi è sembrato strano. Bene, è strano“. Parole, queste, che hanno fatto gridare al victim-blaming e gettato il comico nel tritacarne dell’opinione pubblica.

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Video di Beppe Grillo: parlano i genitori della ragazza

Oltre alla reazioni politiche, indignate per i toni e il messaggio garantista e accusatorio di Grillo, da registrare ora c’è quella dei genitori della 19enne italo-svedese che sarebbe stata stuprata nell’estate 2019. Ad Adnkronos, tramite il legale Giulia Bongiorno, hanno fatto sapere la loro sul video di Grillo: “Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante“.

A Grillo, che nel video ha detto che “si vede che c’è la consensualità un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo“, rispondono così: “Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l’angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell’’inedito‘”.

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2021 20:40