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Roberto Speranza: il Senato boccia la mozione di sfiducia al ministro della Salute

Pubblicato: 28/04/2021 15:28

Il Senato ha votato negli scorsi minuti in merito alla mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Salute Roberto Speranza. Proprio il ministro aveva parlato questa mattina all’aula del Senato richiamando tutti all’unità: “Dobbiamo essere più uniti che mai nel combattere la pandemia, senza strumentalizzarla“. La mozione era stata presentata da Fratelli d’Italia ed è stata bocciata con 29 sì e 221 no.

Roberto Speranza: il Senato boccia la mozione di sfiducia

Arrivata la risposta del Senato in merito alla mozione di sfiducia nei confronti del ministro Speranza: la mozione è stata respinta. Con 253 votanti, il voto si è diviso in 221 voti contrari e 29 favorevoli; 3 astenuti.

Roberto Speranza: il suo discorso in Senato

Il piano pandemico “ora c’è“, ha detto questa mattina il ministro “e nessuno dovrebbe mai dimenticare che il nemico è il virus“. “È con amarezza che vedo prevalere invece lo scontro politico, spesso anche alimentando un linguaggio di odio che non può mai essere accettato“, spiega. “È troppo facile oggi far finta di non vedere. Ho fiducia nel lavoro della magistratura e credo che chiunque abbia avuto responsabilità debba essere pronto a rendere conto delle proprie azioni. Adesso il piano pandemico antifluenzale c’è, quello che non è stato fatto in anni è stato realizzato nel mio mandato“.

E ancora: “Credo fermamente che chiunque, nessuno escluso, chiunque abbia avuto responsabilità in questi mesi così difficili, dai vertici dell’Oms fino al sindaco del più piccolo Comune del paese, debba essere pronto a rendere conto delle proprie azioni“.

Roberto Speranza e la campagna vaccinale

Il ministro parla anche del tema più importante del momento, dopo un anno di pandemia da Covid-19: la campagna vaccinale. “Si poteva negoziare meglio a livello europeo sui vaccini, ma resto dell’idea che sia stato meglio muoversi insieme. Anche per le prossime annualità, l’Italia continuerà ad acquistare insieme agli altri Paesi europei. È falso che non ci sia una circolare sulle cure domiciliari: l’ultimo aggiornamento è del 26 aprile e probabilmente ci saranno ulteriori aggiornamenti“.