Vai al contenuto

Cesara Buonamici: la giornalista parla di Lamberto Sposini e del ricordo “troppo doloroso”

Pubblicato: 03/05/2021 09:15

Dopo quel 29 aprile 2011, quando viene colpito da una emorragia cerebrale, Lamberto Sposini si è ritirato a vita privata. Il pubblico certo non lo ha dimentico, e nemmeno gli amici di sempre, alcuni molto famosi in televisione. Da Barbara d’Urso a Enrico Mentana. La conduttrice di Domenica Live condivide spesso sui social foto dell’amico e proprio ieri, insieme a Cesara Buonamici, che è stata la collega e amica del giornalista, hanno ricordato gli anni di lavoro in televisione.

Cesara Buonamici e la prima puntata del Tg5 con Lamberto Sposini

Cesara Buonamici, invitata speciale nel salotto di Barbara d’Urso, ha voluto tornare con la memoria alla prima puntata del Tg5. Era il 1992, e quello fu l’inizio di uno storico telegiornale che rese famosi tre giornalisti: Lamberto Sposini, Enrico Mentana e Cesara Buonamici. I tre, ancora oggi, sono legati da una grande amicizia, come anche con Barbara d’Urso: “Nella prima edizione andò tutto storto, non c’era un servizio al posto giusto. Io e Lamberto con le mani nei capelli. Enrico chiamava i servizi e non erano pronti, arrivò al sesto servizio. Poi per fortuna è andato tutto bene“.

Cesara Buonamici e la grande amicizia con Lamberto Sposini

Lamberto era un grande giornalista, non ho mai visto uno che riempie la scena come lui“, racconta ancora con grande affetto la giornalista. “Con una capacità comunicativa che alleggerisce ma dà anche spessore al nostro lavoro“, aggiunge. “Il nostro desiderio di riabbracciarlo non è diminuito neanche un po’. Quando sono stata ospite qui a Domenica Live mi ha mandato un mazzo di rose rosse. L’ho visto prima della pandemia, abbiamo riso. Ha quella risata contagiosa che non è cambiata“, racconta ancora dimostrando un affetto andato ben oltre l’ambito lavorativo.

Cesara Buonamici: quando Sposini è stato male

Lui non diceva “cari telespettatori” tanto per dire, lo pensava davvero“, racconta del suo lavoro, poi il rifiuto di parlare di quando Sposini stette male: Non parliamo di quando è stato male, è un ricordo troppo doloroso. Ho mille ricordi belli di lui. Abbiamo sempre condiviso l’amore per la campagna. Era orgoglioso di una siepe di rose, stavamo sempre a parlare di piante. Ha avuto un periodo in cui amava i quadri, e gli dicevamo che comprava delle gran croste ma lui era convinto di aver scoperto qualche gran pittore. La nostra vita proseguiva dopo il tg, la sera cucinavamo insieme. Il suo piatto forte era l’amatriciana, la faceva bene solo lui! In effetti la cucinava benissimo“.