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Testi di Fedez accusati di omofobia, il cantante si difende su Instagram: “Cose dettate dall’ignoranza”

Pubblicato: 04/05/2021 21:47

La polemica su Fedez dopo il suo discorso al concerto del Primo Maggio non accenna a placarsi. Il batti e ribatti tra chi sostiene la causa di Fedez per il ddl Zan e contro la Lega, si è animata quando la controparte ha iniziato a pubblicare alcune frasi ritenute omofobe contenute nei testi del cantante sposato con Chiara Ferragni. Tramite alcune storie su Instagram, Fedez ha voluto spiegare alcuni suoi testi e, in qualche modo, ammettere le proprie mancanze.

Fedez e i testi omofobi: polemica dopo il Primo Maggio

Fedez contro la Lega: terza parte. Tutto è cominciato con il discorso di Fedez dal palco del concertone, anticipato dalle accuse alla Rai di aver cercato di censurare il suo discorso perché conteneva alcuni attacchi diretti, con nomi e cognomi, a leghisti che avrebbero pronunciato gravi frasi di chiaro stampo omofobo. Al rapper ha risposto il direttore di Rai 3 Franco Di Mare, ma l’opinione pubblica si è scatenata e gli schieramenti hanno iniziato a prendere forma: da un lato Fedez e numerosi artisti a sostegno del ddl Zan, che approderà al Senato dopo uno stop lunghissimo, dall’altro i detrattori leghisti e non che si scagliano contro il cantante.

Fedez accusato di omofobia: Vittorio Sgarbi attacca i testi

In particolare, nel secondo capitolo della polemica sono stati in molti a pubblicare stralci di testi di canzoni di Fedez uscite nel corso degli anni. I molti, tra cui Vittorio Sgarbi, si sono chiesti come possa ergersi a paladino dei diritti quando ha cantato frasi come “Ho un odio represso verso tutte le persone gay“, oppure “Non fare l’emo fro**o con lo smalto” e “Pablo, sei un pacco tipo tipa con la sorpresa“.

Nei giorni scorsi inoltre è stata nuovamente in ballo la polemica con Tiziano Ferro e il verso “Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing, Ora so che ha mangiato più wurstel che crauti / Si era presentato in modo strano con Cristicchi, ‘Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?’“.

Fedez sui testi omofobi: “Ho sbagliato per cose dettate da ignoranza”

In alcune storie sul suo profilo Instagram, Fedez ha ribattutto ai vari attacchi, inaugurando un format che ha rinominato “Comprensione dei testi di Federico“. Il cantante ha infatti fatto notare che il verso sull’odio verso i gay fa parte di una canzone chiamata “Faccio brutto“, in cui dà ironicamente voce allo stereotipo del rapper gangster. La canzone infatti prosegue con le parole “… Ma poi limono con la foto del cantante dei Green Day“. Allo stesso modo, anche la frase su Tiziano Ferro faceva parte del testo “Tutto il contrario“.

Fedez, tuttavia, non si è tirato indietro su tutte le frasi accusate e in un’altra storia ha dichiarato: “Ho peccato anche io ho sicuramente detto cose omofobe. Ho cercato di migliorarmi, ho sbagliato per cose dettate dall’ignoranza“. E sulla canzone “Le feste di Pablo” aggiunge: “Ho fatto un testo recentemente che è stato giudicato transfobico. Non era voluto. Ho invitato una ragazza trans al mio podcast, abbiamo affrontato il tema e ho imparato un sacco di cose”

Fedez attacca la Lega per le frasi omofobe

Chiarita la questione sui suoi testi, Fedez passa nuovamente al contrattacco: “capite che dire ‘se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno’, da una persona che deve rappresentare il paese, non da un rapper, è una cosa che ha un peso completamente diverso?“. Poi ricorda quando Salvini insultava Napoli e i napoletani, accendendo ancora i toni della polemica.

Uno dei video si chiude con una sarcastica proposta: “Chiedo agli amici leghisti, ma le frasi omofobe che ho citato dei vostri amici di partito, alcuni dei quali stanno ancora facendo carriera all’interno della Lega, vorreste la comprensione dei loro testi?“. Il quarto capitolo è in arrivo.

Ultimo Aggiornamento: 08/08/2021 18:37