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Il razzo cinese non ha toccato l’Italia, scampato pericolo per il Paese. Il video dell’impatto nell’oceano

Pubblicato: 09/05/2021 10:43

Il razzo cinese non ha toccato l’Italia, in caduta libera incontrollata si è schiantato nell’oceano, a circa 15 minuti di volo dopo aver superato i cieli del nostro Paese.

In tanti sono stati con il naso all’insù assistendo al suo passaggio, documentando i suoi ultimi momenti prima dell’impatto. Già nel pomeriggio di sabato il tavolo operativo presieduto dalla Protezione Civile aveva ridotto di molto la possibilità chei il razzo cinese potesse disperdere i suoi detriti sull’Italia.

Dov’è caduto il razzo cinese?

Il razzo cinese, che nei fatti altro non era che il secondo stadio di questo, Lunga Marcia 5B, ha sorvolato l’Italia per poi schiantarsi nell’oceano Indiano nei pressi delle Maldive.

La traiettoria dell'impatto del razzo cinese

Il razzo ha fatto il suo ingresso nell’atmosfera terrestre intorno alle 10.12 nell’area del Meditteraneo per poi schiantarsi alle 10.24, alcuni detriti sarebbero caduti nell’area dell’Africa Occidentale, in alcune zone rurali della Costa d’Avorio.

Il video dello schianto del razzo cinese

In molti, da tutte le parti del mondo, si sono riversati sui social per commentare e condividere foto e video del passaggio del razzo cinese. Il detrito spaziale è stato visto passare sopra l’Oman poco prima di finire nell’oceano Indiano.

Infine è stato ripreso nei suoi ultimi istanti, proprio al momento dell’impatto finale.

Il monitoraggio della Protezione Civile sul razzo cinese

La Protezione Civile insieme ad ASI- Agenzia Spaziale Italiana hanno presieduto il tavolo operativo d’emergenza e monitoraggio. Intorno alle 5 del mattino di domenica 9 maggio l’annuncio che era ormai esclusa la caduta di uno o più frammenti del razzo cinese sul territorio italiano.

Passaggio del razzo cinese

Il più grande tra i detriti spaziali

Lo stadio Lunga Marcia 5B, con le sue 20 tonnellate, resterà uno dei più grandi detriti spaziali caduto sulla terra negli ultimi anni. La traiettoria del suo rientro è stata difficile da calcolare non solo perché si è trattato di una caduta incontrollata, anche a per via del peso e del diametro del razzo.

Il velivolo era parte integrante al modulo centrale Thiane, che è andanto nello spazio lo scorso 29 aprile.