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Fidanzati uccisi a Lecce: il killer è capace d’intendere e di volere. Il risultato della perizia

Pubblicato: 11/05/2021 15:07

L’omicidio di Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta aveva colpito tutti a settembre. Non solo la comunità di Lecce, ma l’Italia intera aveva atteso di scoprire cosa fosse accaduto alla coppia e perché. Poi Antonio De Marco aveva confessato di essere lui l’omicida della coppia e ora è arrivato il risultato della perizia psichiatrica.

Fidanzati uccisi a Lecce: la perizia su Antonio De Marco

Antonio De Marco è perfettamente in grado di intendere e volere nonché capace di stare in giudizio. È questo il risultato che emerge dalla perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’assise di Lecce sullo studente 21enne, reo confesso. Il giovane, studente in Scienze infermieristiche, la sera del 21 settembre 2020, a Lecce, aveva confessato di aver ucciso i due fidanzati a Lecce colpendoli con 79 coltellate nella loro abitazione di via Montello. Le motivazioni dietro all’omicidio avevano riempito le pagine della cronaca. De Marco aveva spiegato: “Ho fatto una cavolata. So di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia.

De Marco aveva anche tenuto un diario in carcere e negli scritti avrebbe riversato i suoi pensieri più intimi, anche riguardo all’omicidio confessato. “Questo omicidio poi è la cosa che più mi spezza: una parte di me prova dispiacere (ma solo quello), l’altra è contenta… sì. È felice di avere dato 60 coltellate, poi c’è un’altra parte che avrebbe voluto fare una strage, come se fosse stata una partita di Gta“, veniva riportato.

Antonio De Marco: la perizia

Riporta Ansa, che il giovane sarebbe affetto da un disturbo della personalità di tipo narcisistico, ma non tale inficiare la capacità di intendere e volere e nemmeno la partecipazione al giudizio. Il docente della Sapienza Andrea Baldi e il neuropsichiatria di Casarano Massimo Marra, i periti nominati dalla Corte d’Assise, hanno evidenziato una “disregolazione degli stati emotivi e comportamentali, una rabbia narcisistica“.