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Decreto Sostegni Bis, 14 miliardi a fondo perduto per le Partite Iva: requisiti per richiedere i contributi

Pubblicato: 12/05/2021 12:34

Il Decreto Sostegni Bis preannuncia 40 miliardi da destinare in aiuto alle imprese e alle famiglie italiane. In particolare, 14 miliardi saranno contributi a fondo perduto per le Partite Iva. Il Decreto dovrebbe diventare legge entro il 21 maggio introducendo un’importante novità: il contributo ricevuto a fondo perduto non rientrerà tra le somme pignorabili.

Contributi a fondo perduto: i beneficiari

Le modalità di erogazione sono ancora in discussione. La prima ipotesi richiederebbe di calcolare il ristoro tenendo conto anche dei costi fissi, con il conseguente allungamento dei tempi dei bonifici. La seconda invece è quella attuale del Decreto Sostegni per cui si può presentare domanda entro il 28 maggio tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate.

I requisiti sono i seguenti:

  • Fatturato massimo di 10 milioni di euro.
  • Essere titolari di Partita Iva ed esercitare attività d’impresa, lavoro autonomo e i titolari di reddito agrario.
  • Registrare un calo di fatturato di almeno il 30%. Per chi ha già richiesto il contributo, il periodo di riferimento è quello tra il 1 aprile 2019 e il 31 marzo 2020, e la modalità di erogazione sarà la stessa scelta per il primo versamento. Per chi invece non l’ha ancora richiesto, il periodo di riferimento va dal 1 aprile 2020 al 31 marzo 2021. In quest’ultimo caso, il richiedente potrà scegliere se ricevere il contributo sotto forma di credito d’imposta o come versamento sul proprio conto corrente.

Contributi a fondo perduto: le condizioni per le nuove Partite Iva

Le nuove Partite Iva, attivate dal 1° gennaio 2019, potranno ricevere il contributo anche con una perdita di fatturato inferiore al 30%:

  • Se la perdita è inferiore al 30%, il decreto prevede percentuali specifiche per l’erogazione del contributo.
  • Se la perdita è nulla verranno comunque riconosciuti i contributi minimi, cioè 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per le persone giuridiche.

Contributi a fondo perduto: le percentuali

Il Decreto Sostegno Bis prevede, per tutte le altre Partite Iva, contributi a fondo perduto con le seguenti percentuali:

  • 60% per ricavi e compensi dell’anno 2019 inferiori o pari a 100.000 euro;
  • 50% per ricavi e compensi dell’anno 2019 compresi tra 100.000 euro e 400.000 euro;
  • 40% per ricavi e compensi dell’anno 2019 compresi tra 400.000 euro e 1.000.000 di euro;
  • 30% per ricavi e compensi dell’anno 2019 compresi tra 1.000.000 di euro e 5.000.000 di euro;
  • 20% per ricavi e compensi dell’anno 2019 compresi tra 5.000.000 di euro e 10.000.000 di euro.

Il contributo massimo non potrà superare i 150.000 euro.

Contributi a fondo perduto: gli esclusi

Il Decreto Sostegni Bis riconosce alcune eccezioni all’erogazione dei contributi:

  • Titolari di Partite Iva attivate dopo il 23 marzo 2021, quando è entrato in vigore il decreto Sostegni. Questa clausola non si applica agli eredi che hanno attivato Partita Iva per proseguire l’attività di un soggetto deceduto.
  • Titolari di Partite Iva la cui attività è cessata il 23 marzo 2021.
  • Enti pubblici

Contributi a fondo perduto: l’emendamento

Il Decreto Sostegni Bis potrebbe estendere, con un emendamento, il contributo a fondo perduto. La misura di 1.000 euro potrebbe essere riconosciuta anche ai titolari di reddito d’impresa con Partita Iva attivata tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018.

Decreto Sostegni Bis: contributi per gli stagionali e i pazienti long Covid

Il Decreto Sostegni Bis ha anche al vaglio numerosi altri contributi, tra cui:

  • 50 milioni di euro per i pazienti colpiti gravemente dal Covid, i quali saranno esentati dal ticket per due anni per effettuare visite di follow-up relative alle conseguenze del virus.
  • 2.400 euro per i lavoratori stagionali nei settori del turismo e dello spettacolo
  • agevolazioni sulla TARI per titolari di Partite Iva