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Punto e virgola: quando la punteggiatura ci rende più affascinanti e a sedurre è soprattutto quell'”occhiolino”

Pubblicato: 17/05/2021 08:37

Di tutti i segni di interpunzione, il punto e virgola (;) è quello che se la passa peggio. È quello che viene lasciato in disparte perché non si sa bene che cosa sia, perché non si sa bene a che cosa serva, perché è troppo rischioso usarlo o perché forse il suo uso verrebbe visto come troppo ricercato, soprattutto in chat o sui social.

Si pensa alla possibile scomparsa del congiuntivo, all’imminente estinzione del passato remoto, ma nessuno pensa al povero punto e virgola. Eppure è così simpatico, il suo uso isolato evoca spacconaggine e rassicurazione, quel simpatico occhiolino ?, che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo usato per chiudere le conversazioni in chat, sta lì quasi a sottolineare la superiorità del mittente e del suo avere la situazione sotto controllo.

Tra il punto e la virgola c’è il punto e virgola

Tra le parole, invece, viene considerato pochissimo, si preferisce spesso sostituirlo con una virgola o con un punto; il suo essere visto a metà tra i due segni ne esclude aprioristicamente l’uso. E invece no. Il punto e virgola è molto utile, anche se è un segno che con i periodi brevi, usati per la scrittura digitale, potrebbe entrarci poco.

La punteggiatura non è una scienza esatta

Una premessa, a questo punto, prima di iniziare, è d’obbligo: l’uso della punteggiatura non è una scienza esatta. Troverete spesso in giro manuali che si contraddicono tra loro e soprattutto troverete sempre qualche penna autorevole che in passato ha trasgredito “la regola” facendo di testa propria. Come dico spesso: la punteggiatura è tecnica, ma è anche estro. Non possiamo di certo obbligare tutti gli scrittori del mondo a usare la punteggiatura nello stesso modo. Anche per questo userò il condizionale e il verbo possiamo e non dobbiamo. Quindi, diffidate sempre da chi vi dice è così e basta! Soprattutto quando si parla di punteggiatura.

Il punto e virgola: usi e costumi

Si usa il punto e virgola per segnalare una pausa di forza intermedia.

L’uso classico del punto e virgola è quello di delimitare più frasi all’interno di un periodo ampio, frasi che seppur separate tra loro grammaticalmente, sono collegate dal punto di vista logico e tematico. In questi casi, le virgole risulterebbero troppo deboli per tenere insieme tutto il periodo, mentre il punto determinerebbe uno stacco troppo netto tra le frasi; per questo è preferibile il punto e virgola.

Il mio vecchio professore di matematica era al supermercato da solo; non lo riconobbi immediatamente, anche perché aveva messo su qualche chilo e si era fatto crescere la barba; nonostante di lui non avessi un bel ricordo scolastico, presi coraggio e andai a salutarlo.

Nell’esempio appena fatto c’è un’interruzione sul piano della forma, ma non sul piano del contenuto. Sto parlando sempre dello stesso evento, ma mettendone in luce aspetti diversi.

Il punto e virgola nell’elenco

Oggi sono andato al centro commerciale e ho comprato il mondo: birra, patatine, cioccolato; due camicie, un paio di jeans e una t-shirt; tre libri, un quaderno e un astuccio.

In questo caso ho usato il punto e virgola per dividere gli acquisti in tre categorie: alimentari, abbigliamento e cancelleria. L’uso della virgola non mi avrebbe permesso di dividere in modo così netto i tre gruppi.

Il punto e virgola quando sei figo

Oppure, se fossi un romanziere figo e affermato, userei il punto e virgola per mettere in risalto le azioni e gli spostamenti di un mio personaggio.

Laura si svegliò; scese dal letto; chiamò il fidanzato, avvisandolo che tra cinque minuti sarebbe scesa; andò in bagno e fece quello che le donne fanno; uscì e andò in camera; scelse il vestito e le scarpe; si truccò e fece notte.

In questo caso ho usato il punto e virgola come un regista userebbe la macchina da presa. Ho seguito e sottolineato tutte le azioni del mio personaggio, dando al lettore la sensazione di essere veramente presente, come se stesse guardano un film o un video musicale.

Il punto e virgola: provare per credere

Possiamo usare il punto e virgola per sottolineare il cambio del soggetto all’interno di una frase.

I buoni vincono; i cattivi perdono.

A Maria piacciono da sempre i ragazzi alti e mori; Luca potrebbe avere delle possibilità.

O in alternativa: A Maria piacciono da sempre i ragazzi alti e mori, e Luca potrebbe avere delle possibilità.

Per “pareggiare” l’uso del punto e virgola ho inserito una pausa breve e una congiunzione per delimitare due cose che c’entrano tra loro ma che grammaticalmente possono essere separate.

Ora che sai come, quando e perché, dovresti assolutamente provare a usare questo segno molto pratico ed efficace.