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9.000 cattedre a rischio: troppi docenti bocciati durante il concorso straordinario. L’accusa: c’era poco tempo

Pubblicato: 23/05/2021 16:03

Sono quasi 9.000 le cattedre che rischiano di restare vuote dopo il recente concorso straordinario per docenti di scuola secondaria. La reazione degli insegnanti non si è fatta attendere: si dichiarano inferociti, ma il problema potrebbe non essere stato solo il poco tempo a disposizione.

Concorso straordinario: poco tempo per una prova troppo difficile?

Per lo svolgimento delle prove sono stati concessi 150 minuti. Troppo pochi per una prova considerata troppo difficile, è la protesta degli oltre 64mila docenti che hanno partecipato al concorso straordinario per 32mila cattedre.

Non sono ancora stati pubblicati gli esiti di tutte le prove scritte ma, secondo gli Uffici scolastici regionali, quasi un candidato su tre potrebbe essere bocciato. Per le 32mila cattedre in concorso, ciò si potrebbe tradurre in un 28% di posti lasciati vuoti tra bocciature e rinunce. Per quanto riguarda le cattedre di sostegno, si prevede che appena il 20% dei candidati riuscirà a ottenere il posto.

Oltre alle tempistiche molto strette, parte del problema risiederebbe negli spostamenti in altre Regioni, anche lontane, che oltre 13mila docenti hanno dovuto affrontare in piena pandemia per sostenere la prova. Molte sedi di concorso, infatti, sono state individuate senza tenere conto degli istituti più vicini ai collegamenti nelle aree urbane.

Prove suppletive per il concorso straordinario, potrebbe non risolvere il problema

Le cattedre vacanti potrebbero non essere riempite neanche dopo le prove suppletive, che termineranno entro il 20 maggio. Queste prove sono riservate a quei candidati che, impossibilitati a partecipare al concorso straordinario a causa del Covid, abbiano presentato e vinto un ricorso al TAR. Secondo il sindacato Anief, però, soltanto la metà di loro potrebbe superare la prova scritta.

Anche in questo caso, il problema più gravoso sarebbe costituito dagli spostamenti, notificati 15 giorni prima dello svolgimento delle prove.

Concorso straordinario in tempo di Covid

Quello delle cattedre vuote è una questione che potrebbe non trovare soluzione in questo concorso straordinario, il quale è stato molto dibattuto nei mesi scorsi a causa della pandemia da Covid.

Le selezioni autunnali, in particolare, si sono svolte durante un periodo di forte aumento dei contagi. Da una parte, oltre 13mila insegnanti avevano dovuto spostarsi tra le Regioni correndo un rischio concreto; dall’altra, chi avesse avuto sintomi o fosse stato in degenza non aveva potuto partecipare al concorso. Le prove suppletive, infine, non sono state accessibili a tutti gli esclusi.