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Giovanni Brusca fuori dal carcere, la mamma di Giuseppe Di Matteo: “Non potrò mai perdonarlo”

Pubblicato: 01/06/2021 22:33

La notizia della scarcerazione di Giovanni Brusca, mafioso responsabile della strage di Capaci e di oltre 100 omicidi, ha sollevato proteste e indignazioni nell’ambiente politico e non. Duri gli attacchi contro la decisione, dovuta al fatto che dai primi 2000 Brusca è diventato collaboratore di giustizia. Tra chi è stato più toccato dal fine pena di u verru, anche la madre di Giuseppe Di Matteo, il bambino ucciso e sciolto nell’acido.

Giovanni Brusca esce dal carcere, il commento della madre di Giuseppe Di Matteo

25 anni di carcere per Giovanni Brusca: dal 1996 al 2021. L’ex mafioso molto vicino a Totò Riina è uscito da Rebibbia con 45 giorni di anticipo ed è ora un uomo libero (seppur sottoposto a 4 anni di libertà vigilata). Una notizia che è stata duramente commentata da chi si è vista sconvolta la vita proprio a causa di Brusca. Come Franca Castellese, madre di Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito Santino fatto rapire, uccidere e sciogliere nell’acido proprio da Brusca e altri di Cosa Nostra.

Ad Ansa, la donna tramite il suo avvocato ha dichiarato: “Rispettiamo le leggi e le sentenze dello Stato. Ma Giovanni Brusca non potrò mai perdonarlo. Mi ha ucciso il figlio che conosceva bene e con cui ha giocato a casa. Nel mio cuore come posso perdonarlo?“. La donna sottolinea che Brusca non ha mai mostrato pubblico pentimento, nonostante sia registrato come collaboratore di giustizia. “Non ha mai chiesto scusa alla famiglia per un delitto che non è solo un omicidio di mafia ma un crimine orrendo” ha detto l’avvocato.

Fine pena per Giovanni Brusca: la reazione di Maria Falcone

A fare eco alle parole della madre è Nicola, il fratello di Giuseppe Di Matteo, ucciso nel 1993 a 12 anni. Sempre ad Ansa, ha dichiarato: “Umanamente non si potrà mai perdonare. Per me il dolore della morte di mio fratello non si rimarginerà mai, per mia madre la sofferenza è ancora più grande“. Poi continua: “Ma abbiamo fiducia nella magistratura che ci è stata sempre vicina. Se non crediamo nella magistratura non crediamo più nello Stato. Brusca ha ucciso mio fratello ma espiato la pena nel rispetto della legge“.

Una posizione vicina a quella di un’altra persona coinvolta da vicino nei crimini di Brusca, ovvero Maria Falcone, sorella di Giovanni. Ieri, riportano le fonti, ha dichiarato: “Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata“. La speranza ora è una: “Mi auguro solo che magistratura e le forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere, visto che stiamo parlando di un soggetto che ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia assai tortuoso“.