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Delitto dell’Olgiata, il killer di Alberica Filo Della Torre libero dopo 10 anni di carcere

Pubblicato: 05/06/2021 15:58

Il killer di Alberica Filo Della Torre, vittima dell’omicidio passato alle cronache come il “delitto dell’Olgiata“, torna libero dopo aver scontato 10 anni. L’uomo era stato condannato a 16 anni di reclusione per aver ucciso la contessa nella sua villa, il 10 luglio 1991.

Delitto dell’Olgiata: torna libero l’assassino di Alberica Filo Della Torre

Manuel Winston Reyes, ex maggiordomo filippino condannato a 16 anni di reclusione, nel 2011, per l’omicidio di Alberica Filo Della Torre, secondo quanto riportato da Adnkronos tornerà in libertà il prossimo 10 ottobre, dopo aver scontato 10 anni.

L’uomo sarebbe quindi vicino alla scarcerazione e dovrebbe lasciarsi alle spalle la detenzione tra pochi mesi. Per l’omicidio della contessa, avvenuto nel 1991, la sentenza di condanna era stata emessa a suo carico nel 2011, confermata poi nel 2012.

Il delitto dell’Olgiata

La contessa Alberica Filo Della Torre fu uccisa all’età di 42 anni nella sua villa dell’Olgiata (Roma) il 10 luglio 1991, colpita con un corpo contundente e infine strangolata. Il caso rimase irrisolto per circa 20 anni.

Alberica Filo Della Torre fu ritrovata senza vita in camera da letto, una morte per lungo tempo avvolta tra le maglie del giallo, in un percorso alla ricerca della verità sostenuto dalla famiglia e anzitutto dal marito della vittima, Pietro Mattei. Manuel Winston Reyes, all’epoca da poco tempo licenziato dopo aver prestato servizio in quella casa, dopo i primi sospetti degli inquirenti sarebbe tornato al centro delle indagini per non uscirne più, se non con una condanna per omicidio.

Il figlio della contessa, Manfredi Mattei, ha commentato all’Adnkronos la notizia della scarcerazione all’orizzonte: “Diciamo che era nell’aria, lo avevamo saputo già un anno e mezzo fa, quando morì nostro padre, quando all’assassino di mamma concessero dei permessi premio (…). Purtroppo stiamo assistendo a una serie di scarcerazioni eccellenti, c’ è sicuramente qualcosa che non funziona all’interno della giustizia in Italia. L’assassino di mia madre esce dopo soli 10 anni dalla sua condanna e ce ne sono voluti precedentemente 20 per trovare un responsabile. Responsabile trovato solo grazie alla caparbietà di mio padre (…). La pena doveva essere l’ergastolo, e invece è praticamente già fuori“.