Pierpaolo Sileri ha parlato del prossimo orizzonte per l’Italia, con un focus su vaccini e riaperture. Il sottosegretario alla Salute è intervenuto sul tema dell’allentamento delle restrizioni per il Covid e del miglioramento del quadro epidemiologico nel Paese, descrivendo uno scenario che si appresterebbe, da luglio, a una svolta di rilancio senza dietrofront.
Pierpaolo Sileri sullo scenario Covid: “Ricominciamo a vivere“
“Il mese di luglio sarà la svolta completa e assoluta, avremo superato metà della popolazione con almeno una dose di vaccino, completeremo per settembre e ottobre, raggiungendo questa protezione di comunità (…). Abbiamo ancora 57 decessi, ma un mese e mezzo fa i morti erano 400. I numeri stanno calando in maniera drastica come previsto con l’andare avanti della vaccinazione e anche con l’arrivo dell’estate“.
Si tratta di un passaggio dell’intervento di Pierpaolo Sileri a Domenica In, durante il blocco televisivo dedicato all’emergenza Coronavirus. Al centro del tavolo, gli interrogativi degli italiani su come saranno i prossimi mesi, con l’incedere del caldo e delle vacanze.
Il sottosegretario alla Salute si dice fiducioso: “Oggi ci sono 3 regioni che hanno zero pazienti in terapia intensiva per Covid, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. La media nazionale di occupazione delle terapie intensive e dei reparti è del 9%, le cose stanno andando bene. (…). Lasciamo alle nostre spalle il terrore che abbiamo vissuto lo scorso anno, ricominciamo a vivere, rispettando le regole“.
Covid, Sileri sul green pass: “Deve dare accesso a maggiore libertà“
Nel corso del suo intervento, Sileri ha parlato anche del green pass e dello scenario che l’Italia dovrebbe sperimentare in estate con il suo utilizzo: “Deve dare accesso a una maggiore libertà, il prima possibile dovremo arrivare a un punto in cui potremo anche ballare se avremo il green pass (…) Non vedo quanto rischio ci sia nel poter far tornare i giovani alla normalità. In discoteca vai anche per socializzare, per comunicare. Quindi usiamo il green pass, magari riduciamo le persone“.