Vai al contenuto

Denise Pipitone, emerge una nuova lettera di un testimone pronto a parlare: “Donne e bambini non si toccano”

Pubblicato: 09/06/2021 09:56

Non si spegne l’attenzione sul caso di Denise Pipitone, anzi. Le indagini si muovono di nuovo velocemente per tentare di ricostruire cosa sia accaduto alla bambina di Mazara del Vallo, Anna Corona è stata iscritta di nuovo nel registro degli indagati e sembrano muoversi le cose anche sul fronte dei testimoni. Uno degli ultimi sviluppi riguarda una lettera, questa volta arrivata firmata, in un si rivelano nuove informazioni che fanno riferimento di nuovo a Claudio Corona, fratello di Anna Corona.

Denise Pipitone: l’ultima lettera per ricostruire cosa sia accaduto a Denise

La nuova lettera è stata resa pubblica dalla trasmissione tv Ore 14 condotta da Milo Infante su Rai2. Il nuovo testimone chiede di essere ascoltato dagli inquirenti, non resta anonimo, anzi si fa avanti per parlare di Claudio Corona. “Non sono un collaboratore di giustizia e mai lo sarò. Ho frequentato molto Claudio Corona ma ripeto non sarò mai un collaboratore di giustizia“, ci tiene a sottolineare. “Ho tante cose da dire per tutelare me e la mia famiglia e forse finalmente scoprire la verità su qualche informazione su Denise“. Poi ancora: “Io voglio la verità su Denise. Donne e bambini non si toccano“.

Denise Pipitone: la replica di Piera Maggio

Nei giorni scorsi ha preso la parola sui social anche Piera Maggio che ha sottolineato come lei abbia sempre cercato la verità su Denise: “Abbiamo sempre cercato la verità sul rapimento di Denise, anche adoperandoci per fare in modo che questa emergesse“. Poi entra nei dettagli, chiarendo che alcune ricostruzioni fatte in queste ore non possono considerarsi veritiere o almeno complete: “Raccontare parzialmente fatti già verificati, facendo allusioni che non hanno portano a nulla, di certo servono solo a creare illazioni e diffamazione. Sappiate che nella sentenza di primo grado, l’unica pista alternativa evidenziata dai legali dell’imputata è stata solo e soltanto la pista ROM, NON ALTRI“. E ancora: “Questo per far comprendere a tutti, che nonostante alcuni dissidi, non esistevano i presupposti per accusare altri appartenenti alla cerchia ristretta dei familiari di Denise, poiché hanno collaborato, le loro posizioni furono vagliate, chiarite ed escluse dall’inchiesta“.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 09/06/2021 15:41

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure