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Cadavere in una cantina a Torino, un coltello conficcato nell’occhio: svolta nelle indagini

Pubblicato: 28/06/2021 15:29

Svolta nelle indagini sul ritrovamento del cadavere di un uomo di 52 anni in una cantina a Torino. Nelle ultime ore, gli inquirenti avrebbero fermato una persona appartenente alla famiglia della vittima, che inizialmente sarebbe risultata irreperibile. Da un primo esame sul corpo sarebbe emerso un dettaglio inquietante: un coltello ancora conficcato in un occhio.

Cadavere in cantina a Torino: svolta nelle indagini

La vittima è Enrico Pellegrini, 52 anni, trovato senza vita nel seminterrato di una abitazione centrale di Torino nella giornata di ieri, ucciso da una coltellata alla testa. Nelle ultime ore, riporta Adnkronos, la svolta nell’ambito delle indagini sull’omicidio con il fermo a carico di una persona della famiglia.

Si tratterebbe del fratello del 52enne, riferisce Ansa, inizialmente risultato irreperibile e poi rintracciato dagli inquirenti. Secondo quanto si apprende, l’uomo, 48 anni, sarebbe stato intercettato dai Carabinieri in Veneto, precisamente a Rovereto, e condotto in caserma poiché sospettato di avere avuto un ruolo nel delitto.

Chi indaga, stando alle informazioni trapelate finora, punterebbe all’ipotesi che sia stato lui a compierlo, e la Procura di Torino avrebbe emesso nei suoi confronti un decreto di fermo sulla base degli elementi raccolti dai militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale e della Compagnia San Carlo, che lavorano al caso coordinati dal pm Delia Boschetto.

Cadavere in cantina a Torino: l’ipotesi sull’omicidio

Il cadavere sarebbe stato trovato con un coltello conficcato nell’occhio, e le indagini sarebbero orientate a vagliare uno scenario che risulterebbe al momento dominante. L’ipotesi battuta in queste ore sarebbe quella di una lite tra fratelli sfociata nel sangue, per motivi ancora in fase di accertamento da parte delle autorità. Il 48enne fermato, riferisce ancora Ansa, è assistito dagli avvocati Carmela Parziale e Nicola Canestrini. Nelle ore immediatamente successive al ritrovamento sarebbero emerse alcune testimonianze a conforto della pista seguita dagli investigatori, in riferimento a una presunta lite esplosa nel contesto familiare.