Vai al contenuto

Saman, parla il fidanzato: “Se non avessi lasciato Saman tutta la famiglia e io saremmo morti”

Pubblicato: 02/07/2021 10:12

Continuano senza sosta le ricerche del corpo di Saman, scomparsa nel nulla a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, ormai quasi due mesi fa. Il cugino della giovane, Ijaz Ikram, arrestato in Francia mentre tentava di raggiungere la Spagna, ha intanto chiesto di essere sentito dagli inquirenti. Il caso potrebbe quindi essere vicino a una svolta: la sostituta procuratrice di Reggio Emilia Laura Galli e i carabinieri lo ascolteranno nel pomeriggio di oggi, sperando che di essere vicini ad ottenere nuove informazioni sul caso.

Continuano le ricerche di Saman

Si era opposta a un matrimonio combinato ed è poi scomparsa nel nulla. Per l’omicidio della giovane Saman, di cui ancora non è stato trovato il corpo, sono indagati il cugino, i genitori, un altro cugino e uno zio, proprio lo zio è ormai considerato l’esecutore materiale dell’omicidio della giovane. L’unico ritrovato dalle forze dell’ordine è il cugino, che oggi verrà ascoltato. La prossima settimana arriveranno quattro unità cinofile della polizia tedesca, specializzate nella ricerca di cadaveri, per aiutare nella ricerca e sperare di raggiungere una svolta.

Il fidanzato di Saman: “Sarei morto

Intanto il fidanzato di Saman ha deciso di parlare alla trasmissione di Rete 4 Dritto e Rovescio rivelando alcuni dettagli della loro storia: “Saman mi manca troppo, era il mio primo amore, volevo sposarmi con lei perché la mia vita è di Saman. Io oggi non ho paura di niente , della mia vita non me ne frega niente“, ha detto Saqib.

Poi ha aggiunto alcuni dettagli inquietanti: “A casa della mia famiglia il 27 gennaio è andato il padre di Saman“, ha raccontato, “ha detto che la mia famiglia doveva parlare con me e se non avessi lasciato Saman tutta la famiglia e io saremmo morti. La mia famiglia aveva tanta paura. Se Saman avesse paura della sua vita tornando a casa? Sì, il 27 aprile sente che lo zio dice che quando sarebbe arrivata a casa l’avrebbe uccisa. Io le ho detto vai subito dai carabinieri, le ho detto di non andare a casa perché lo sai che la tua famiglia è fatta così ma lei aveva bisogno dei documenti“.

Ultimo Aggiornamento: 02/07/2021 10:13