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Green pass falsi e dosi di vaccino vendute su Internet: interviene la Finanza, sequestrati 10 canali Telegram

Pubblicato: 03/07/2021 09:31

La Guardia di Finanza è intervenuta contro un giro criminale dedito alla vendita di vaccini e green pass falsi su Internet: le operazioni venivano condotte tramite Telegram e altri canali e si potevano acquistare i certificati falsi in cambio di poche decine di euro pagate in criptovalute. I dettagli dell’operazione “Vax Free”.

Vaccini e Green Pass falsi: venduti per 110-130 euro sul web

Secondo quanto viene riportato, il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche ha condotto un’operazione nota come “Vax Free” il cui risultato è il sequestro di 10 canali e account Telegram. Questi rimandavano ad altri account su Marketplace, spazio del “dark web” in cui era possibile acquistare dosi di vaccino e Green pass falsi a prezzi accessibili, da pagarsi anche in criptovalute.

Migliaia le persone che si sono rivolte a questi canali illegali, correndo anche molti rischi per la propria salute specie per l’acquisto di dosi di vaccino. Per questi, venivano garantiti imballaggi a temperatura refrigerata, tracciabilità della spedizione e soprattutto la certificazione di avvenuta vaccinazione. Il tutto per un prezzo “all-inclusive” che variava dai 110 ai 130 euro.

“Vax Free”: la Finanza sequestra canali di vendita di green pass falsi

Le fonti riportano che l’indagine è stata conclusa proprio nel giorno dell’entrata in vigore del Green pass europeo, utile per viaggiare per l’Europa senza essere soggetto a tamponi o quarantena obbligatoria. Per scoprire questo mercato illegale di vaccini e green pass falsi, i finanzieri si sono avvalsi di strumenti di investigazione nuovi chiamati Bot e Avatar, oltre ad un sistema di monitoraggio “in real time”.

La Guardia di Finanza ha così potuto sgominare un nuovo business criminale “focalizzato soprattutto sulla vendita di Green pass contraffatti, riportanti falsi dati identificativi del vaccinato, il relativo QR Code, appositamente generato, nonchè il numero che contraddistingue il lotto di origine della prima e della seconda dose di vaccino“, le parole riportate da Repubblica. Gli stessi certificati europei venivano recapitati anche a persone residenti in Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

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Truffa Green pass su Whatsapp: il messaggio da non aprire

Quello sgominato dalle fiamme gialle non è l’unico illecito operato sul nuovo green pass. Pochi giorni fa è emersa infatti una truffa che sta circolando su Whatsapp, dove è possibile arrivi un messaggio in cui si invita a scaricare il nuovo certificato verde Green Pass Covid-19. Viene poi chiesto di inserire i dati bancari e per questo “La Polizia Postale raccomanda sempre di fare molta attenzione ai link indicati nei messaggi e di aprirli solo dopo averne accertato la veridicità della fonte di provenienza. Non inserire MAI i propri dati personali, soprattutto quelli bancari“.