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Riforma giustizia, Renzi si fa beffe di Bonafede e attacca il M5S: “È morto e nessuno glielo ha detto”

Pubblicato: 09/07/2021 20:04

Nuove reazioni politiche dopo l’ok del Consiglio dei Ministri alla riforma della giustizia firmata Marta Cartabia. Seppur votata all’unanimità dal Governo Draghi, c’è molto malumore all’interno del M5S e soprattutto in Bonafede, ex Ministro della Giustizia, e nel leader in pectore Giuseppe Conte. Chi esulta è invece Matteo Renzi, che ha sbeffeggiato apertamente Bonafede e il MoVimento tutto.

Matteo Renzi esulta per la riforma della Giustizia: “La fine di Bonafede”

Già ieri erano arrivate le prime reazioni positive per l’approvazione della riforma in Cdm: su tutti Lega e PD, di solito distanti e oggi invece unite nel dire sì ad una rivoluzione del sistema giudiziario, che punta ad accorciare i tempi processuali per adeguarsi alle richieste dell’Europa. Per poter accedere al PNNR, infatti, era stato richiesto all’Italia di tagliare e parecchio i tempi biblici per arrivare ai tre gradi di giudizio, tra i quali ora non ci potranno essere più di 3 anni di tempo.

Tra i più contenti c’è Matteo Renzi, l’uomo dal quale sta passando di nuovo una buona fetta di politica italiana. Il suo ostruzionismo al Ddl Zan rischia di far saltare i numeri e l’ex premier non nasconde un certo astio beffardo nei confronti del M5S. Lo ha fatto con una enews in cui dice: “La riforma della giustizia segna la fine di Bonafede e io non mi vesto a lutto. Ieri pensavo che la riforma avesse qualche elemento su cui si potesse discutere, poi ho visto che oggi Bonafede l’ha attaccata a muso duro…Evidentemente è una buona riforma“.

Renzi fa il funerale all’M5S: “È morto e non lo sa”

La riforma della giustizia sta causando un’ulteriore spaccatura all’interno del MoVimento, che in queste settimane – complice lo scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo – sta facendo fatica a trovare equilibrio e prospettive future. Matteo Renzi ha infilato il dito nella piaga: “Il M5s è finito, morto, non glielo hanno detto, non lo sanno, lasciamoli fare“.

Riforma giustizia, Giuseppe Conte si stacca: “Non sono d’accordo”

Neanche a dirlo, tra i contrari all’approvazione della nuova riforma – oltre a Forza Italia e Italia Viva per quanto riguarda in merito l’allungamento dei tempi per i reati di corruzione e concussione – c’è Giuseppe Conte, proprio l’uomo politico che più ha pagato le azioni di Matteo Renzi nell’ultimo anno. Sulla nuova riforma Cartabia, l’ex premier in collegamento con i Giovani di Confindustria ha detto: “Ho apprezzato molto il lavoro della ministra Cartabia. Ma io non canterei vittoria oggi, non sono sorridente, in particolare sull’aspetto della prescrizione. Siamo ritornati a quella che nel passato era un’anomalia italiana“.

Rispetto al resto d’Europa – ha aggiunto – noi stiamo dicendo che se un giudizio d’appello dura due anni e un giorno e un giudizio di Cassazione dura un anno e un giorno, il processo svanirà nel nulla. Chi canta vittoria per questa soluzione, francamente non trova il mio consenso“.

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2021 20:54