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Assunzioni scuola: per riaprire in sicurezza stanziati 400 milioni di euro per docenti e personale ATA

Pubblicato: 19/07/2021 00:11

Il mondo della scuola, lo sappiamo, è stato messo in ginocchio dalla pandemia di Covid-19. Per riaprire a settembre in sicurezza c’è bisogno di assunzioni per riuscire a coprire tutte le cattedre. La soluzione, anche se temporanea, arriva grazie all’approvazione di un emendamento al decreto Sostegni Bis. Scopriamo di cosa si tratta.

Nuovi fondi per le assunzioni nella scuola

Venerdì 9 luglio la commissione Bilancio alla Camera ha approvato un emendamento al decreto Sostegni Bis. Il provvedimento sblocca 400 milioni di euro che verranno destinati all’assunzione a tempo determinato di docenti e personale ATA.

L’emendamento riguarderà le assunzioni fino al 30 dicembre 2021. Ad esso, come spiegato dalla deputata Pd Rosa Maria Di Giorgi illustrando il provvedimento, si aggiungeranno altri 10 milioni di euro per le scuole dell’infanzia paritarie.

Via libera anche alle procedure per l’assunzione di 11mila docenti di sostegno. Anche per loro si prospetta un contratto a tempo determinato che, dopo un anno di prova e la relativa valutazione finale, potrà essere confermato a tempo indeterminato.

Una prima risposta anche al precariato della scuola

L’emendamento al decreto prevede che, per dare una prima risposta al precariato della scuola, sarà attivata una procedura concorsuale straordinaria entro e non oltre 15 dicembre 2021. Si tratta del concorso straordinario per l’abilitazione bandito lo scorso 21 aprile e finalizzato all’accesso ai percorsi abilitanti. La data del 15 dicembre ha un valore estremamente importante perché significa che il titolo conseguito sarà già idoneo per le operazioni di mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2022/2023.

Inoltre, come confermato dalla sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Caterina Bini: “È stata prevista una riserva del 30% dei posti nei concorsi ordinari per i precari della scuola.”

Riapertura delle scuole a settembre: rischio coperture

Per quanto l’approvazione dell’emendamento sia una buona notizia, per risolvere il problema dei posti vacanti nella scuola si dovrebbero investire risorse molto più ingenti. Secondo le stime di Cisl Scuola riportate da Il Sole 24 Ore, a settembre mancheranno circa 100mila insegnanti, il 60% dei quali in nord Italia. La regione più problematica è la Lombardia con il 22,13% di cattedre scoperte. 

Per sopperire a carenze d’organico così importanti si dovrebbero investire fino a 4 miliardi di euro secondo quanto riportato dalla testata. Risorse che al momento non sono disponibili come testimonia la prudenza con la quale i tecnici del ministero hanno redatto l’emendamento appena approvato.