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Viviana Parisi e Gioele Mondello: a quasi un anno dalla morte si parla di una possibile messinscena

Pubblicato: 26/07/2021 09:20

È passato quasi un anno da quel 3 agosto, quando Viviana Parisi e Gioele Mondello sono spariti nel nulla, dopo un incidente in una galleria dell’autostrada Messina-Palermo. I corpi di madre e figlio sono stati ritrovati giorni dopo: il corpo di Viviana è stata ritrovato l’8 agosto, mentre Gioele, appena 4 anni, è stato ritrovato il 19 agosto, in un boschetto, distante dalla madre. Ora torna a parlare il criminologo Carmelo Lavorino, consulente della famiglia Mondello.

Cosa è successo a Viviana e Gioele

Le emergenze, le evidenze scientifiche, tecniche, investigative criminalistiche, criminologiche ci fanno concludere, senza ombra di dubbio, che Viviana non ha attivato nessun atto aggressivo nei confronti del figlio, non si tratta sicuramente di omicidio-suicidio, e nemmeno Viviana è precipitata da quel traliccio dove è stata rinvenuta in seguito“, spiega Carmelo Lavorino in un video di PalermoLive ricostruendo cosa sia successo a Viviana e Gioele. “Non ci sono sue tracce sul traliccio ne tracce del traliccio su di lei; ci troviamo di fronte a una messa in scena organizzata da una combinazione criminale che ha voluto portare via Viviana dal pozzo profondo 3, 4, 5 metri, dove è precipitata insieme al bambino e dove hanno trovato la morte per asfissia“, spiega Lavorino che già in passato aveva parlato di una messinscena.

Le parole di Daniele Mondello

Daniele Mondello non smette mai di ricordare e condividere sui social messaggi dedicati alla sua famiglia. “Non è facile essere forti sai? Si chiedono come faccia ad andare avanti ad essere sempre forte, ad avere sempre l’aria di chi non molla mai“, scrive su Facebook. “Ma non sanno quante volte crollo, quante volte piango. E nel mentre cerco due braccia che mi aiutino ad alzarmi, trovo solamente la mia ombra su quel muro che mi fissa, come per volermi dire: “ehi, ci sei solo tu qui, alzati che hai ancora molta strada da fare”. E così, mi aggrappo a qualche speranza e quando esco di casa cerco nei cassetti un bel sorriso da mettermi per affrontare di nuovo la vita. Ma il problema più grande delle persone forti, è che nessuno sa che abbiamo costantemente bisogno di qualcuno che ci dica, “ci sono io con te”. Perché per quanto possa essere dura la nostra corazza, non siamo nati per essere soli“, sotto al messaggio del marito di Viviana Parisi scorrono le immagini di lei e del figlio insieme, sorridenti.

Intanto Daniele Mondello ha organizzato una fiaccolata per il 3 agosto. Sul suo profilo ha spiegato di non volere il dissequestro dei corpi di sua moglie e suo figlio: “Una fiaccolata renderà omaggio alla nostra Viviana ed al mio angelo Gioele. Lo dico chiaramente: non vogliamo che le indagini siano chiuse o i corpi dissequestrati. Sappiamo che quello della verità è un percorso lungo e difficile e siamo disposti ad attendere i tempi della giustizia terrena. La memoria però deve restare viva. Non sarà una giornata di polemiche, di odio, di rabbia. Il cemento della nostra unione è sempre stato l’amore“.