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Morto Giuseppe De Donno: pneumologo e volto della pandemia di Covid-19 in Italia. Ipotesi suicidio

Pubblicato: 27/07/2021 22:04

Giuseppe De Donno, medico pneumologo ed ex primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova è morto: si sarebbe sucidato.

De Donno è stato uno dei tanti volti della pandemia da Covid-19, era il promotore della cura al plasma. Come lui stesso aveva dichiarato in più occasioni, quello era per lui un metodo curativo da non sottovalutare.

Morto Giuseppe De Donno

Giuseppe De Donno è morto, il medico pneumologo ed primario di pneumologia aveva 54 anni. Stando a quanto riferisce Il Corriere della Sera, Giuseppe De Donno si sarebbe suicidato; il suo corpo è stato ritrovato nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 27 luglio, nella sua casa al Curatone, alle porte di Mantova.

De donno non avrebbe lasciato messaggi o nulla che indichi il perché del suo gesto; l’ipotesi più accreditata sarebbe legata a problemi legati alla sfera personale e lavorativa, da settimane infatti, Giuseppe De Donno aveva lasciato il suo posto di primario di pneumologia al Carlo Poma di Mantova prendendo il ruolo di medico di base a Porto Mantovano.

Dolore condiviso per la morte di Giuseppe De Donno

La morte di Giuseppe De Donno ha sconvolto la comunità medica di Mantova, come dichiarato al Corriere della Sera da Raffaello Stradoni, direttore generale dell’ASST Mantova: “Siamo sinceramente allibiti. Ho avuto modo di conoscere di persona e confrontarmi più di una volta con De Donno e devo dire che era una persona davvero squisita: onesto fino in fondo, si è sempre speso per la verità e per gli altri”.

Ricordando il periodo più buio dettato dalla pandemia di Covid-19, Stradoni ha aggiunto: “Durante la prima ondata del Covid aveva dato il meglio di se stesso ed era davvero apprezzato sia dai colleghi medici che dalle centinaia di pazienti che hanno avuto a che fare con lui. Aveva investito moltissimo anche nelle ricerche sul plasma, cura che ora è stata abbandonata ma che nonostante tutto aveva dato i suoi frutti. L’abbandono del plasma per altre cure per lui è stato sicuramente un colpo decisamente difficile da gestire“.