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Coronavirus, 28enne incinta guarisce grazie al plasma di pazienti guariti

Pubblicato: 21/04/2020 21:41

La notizia che arriva da Mantova potrebbe diventare fondamentale nel trattamento dei pazienti colpiti da Coronavirus. Dopo mesi di trattamenti più o meno efficaci e numerosi farmaci testati, viene reso noto che una pazienta incinta è guarita grazie alla plasmaterapia: una trasfusione di plasma immune preso da altri pazienti Covid-19, guariti dalla malattia.

È il primo caso al mondo

Termini come terapia intensiva, intubazione, casco Cpap, o ancora farmaci come l’Avigan e tocilizumab sono diventate parole diffuse e che compongono la narrazione che dagli ospedali arriva nelle case in cui siamo confinati. A queste, però, ora va aggiunta anche la parola plasmaterapia, grazie al risultato riportato dall’ASST di Mantova, di cui si era molto parlato nei giorni scorsi.

Come si legge dal sito del nosocomio, infatti, questo tipo di terapia è stato utilizzato su una donna di 28 anni e incinta, Pamela. La stessa è stata ricoverata in ospedale il 9 aprile in gravi condizioni, ma poco più di 10 giorni dopo le sue condizioni sono nettamente migliorate. Come riporta lo stesso, nella bibliografia medica non ci sono altri casi del genere: è il primo al mondo.

Che cos’è la plasmaterapia immune

Per curarla, l’ospedale mantovano ha optato per la trasfusione di sacche di plasma, la componente liquida del sangue. Senza il ferro responsabile della colorazione rossa, il plasma è color giallo paglierino e contiene per lo più acqua, proteine e sali minerali. Il trattamento cui è stata sottoposta Pamela consiste in 2 trasfusioni di plasma iperimmune, che cioè contiene già gli anticorpi per combattere il Covid-19.

I medici lo hanno ottenuto prelevandolo da pazienti guariti dal Coronavirus: avendo sconfitto la malattia, questo emocomponente era ricco di anticorpi fondamentali per combattere la malattia.

Dopo la terapia con il plasma – ha dichiarato il direttore della Pneumologia dell’ospedale di Mantova, Giuseppe De Donno – il miglioramento è stato decisivo. I due tamponi che le abbiamo effettuato sono negativi”.

Le condizioni della bimba in grembo

Nella nota dell’ospedale vengono anche riportate le condizioni della bambina che Pamela porta in grembo. “Per proteggere il feto abbiamo evitato di ricorrere alla ventilazione assistita” riporta il responsabile dell’Attività di Patologia Prenatale e della Gravidanza Gianpaolo Grisolia. Questa rapida guarigione ha permesso di non esporre la figlia ad un ambiente ostile e per questo la bambina di Pamela, incinta di 24 settimane, risulta in buona salute. Negli stessi giorni, invece, ad Aosta è nato un bimbo risultato già positivo.

Il plasma mi ha fatta rinascere” ha dichiarato la giovane Pamela. Che poi ha anche rivelato cosa la aspetta per il futuro: “La cosa più importante è tornare a casa insieme da lei. La bimba che nascerà si chiamerà Beatrice Vittoria. Perché abbiamo vinto questa battaglia“.

Ultimo Aggiornamento: 21/04/2020 21:48