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Coronavirus: la Sicilia e la Sardegna tornano in zona rossa nella mappa di rischio in Europa

Pubblicato: 30/07/2021 08:29

Due regioni italiane, Sicilia e Sardegna, tornano in zona rossa secondo la mappa di rischio Covid Ue aggiornata e pubblicata nelle ultime ore dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Stando al monitoraggio più recente sui numeri della pandemia da Coronavirus in Europa, i contagi sarebbero in sensibile aumento in diversi Paesi, complice la diffusione della variante Delta.

Coronavirus: Sicilia e Sardegna tornano in zona rossa nella mappa Ue

L’aggiornamento delle mappe di rischio Covid relative all’Europa, pubblicate dall’Ecdc, vedono Sicilia e Sardegna tornare in rosso. Queste, secondo le rilevazioni, le due regioni italiane in cui si registrerebbe la maggiore diffusione del virus. Gran parte dell’Italia vira verso il giallo e restano verdi Valle d’Aosta, Piemonte, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.

Nel quadro fotografato in base all’incidenza di casi positivi a 14 giorni ogni 100mila abitanti, combinata con il tasso di positivi sui test condotti, le due Isole maggiori italiane passano dalla zona gialla alla zona rossa ed entrano dunque nello spettro delle aree più a rischio a causa dei nuovi contagi.

Coronavirus: la situazione nel resto d’Europa secondo la mappa Ecdc

Guardando alla situazione europea, si osserva come, secondo Ecdc, la Spagna è quasi interamente rosso scuro, mentre sono in rosso la maggior parte della Francia e della Grecia. Anche in Olanda, Cipro e Corsica domina il rosso scuro, a significare che i casi Covid superano i 500 ogni 100mila abitanti. Interamente rossi anche Irlanda e Portogallo (tra 200 e 500 casi ogni 100mila abitanti), in parte la Danimarca. Restano in verde, Germania, Austria, Polonia e tutti Paesi dell’Europa dell’Est, oltre a Svezia, Finlandia e Norvegia.

Covid: si parla di quarta ondata

Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, nella settimana 21-27 luglio si sarebbe registrato un incremento di contagi e decessi con aumento anche di ricoveri e terapie intensive. Rispetto alla settimana precedente, in particolare si sarebbero registrati 111 decessi (+46,1%) e 31.963 nuovi casi (+64,8%). Questo. il commento del presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, riportato da Adnkronos: “Il virus circola più di quanto documentato dai nuovi casi identificati, di fatto siamo entrati nella quarta ondata“.