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Attivista per i diritti umani trovato impiccato ad un albero in un parco a Kiev. Era scomparso da due giorni

Pubblicato: 03/08/2021 16:17

Un attivista per i diritti umani è stato ritrovato impiccato ad un albero a Kiev, l’uomo risultava scomparso da due giorni ed era il responsabile della Casa Bielorussa in Ucraina, organizzazione benefica che si occupa di aiutare i cittadini bielorussi che vogliono scappare dal regime di Lukashenko.

Attivista per i diritti umani trovato impiccato ad un albero

Si chiamava Vitaly Shishov, aveva 26 anni ed era capo di un’organizzazione no profit che aiutava le persone a sfuggire al regime di Lukashenko in Bielorussia. Di Shishov si erano perse le tracce dallo scorso lunedì, quando la compagna aveva denunciato la sua scomparsa non vedendolo rientrare dopo una corsa.

Shishov è stato ritrovato privo di vita impiccato ad un albero in un parco della città. Al momento risulta che la polizia ucraina ha avviato un indagine per omicidio mascherato da suicidio. Un amico di Shishov, che avrebbe identificato il corpo, ha riferito a Reuters che l’attivista aveva il naso rotto, ma il portavoce della polizia avrebbe evitato di rispondere alle domande su questo argomento.

Shishov era stato seguito da persone sospette

Secondo quanto riferito dal The Guardian, alcune persone vicine all’attivista Vitaly Shishov, compresi gli amici, hanno denunciato il fatto che l’uomo era stato seguito nei giorni precedenti la morte; soprattutto durante i momenti che l’attivista dedicava al jogging.

Shishov, riferisce Reuters, aveva lasciato la Bielorussia un anno fa dopo aver preso parte a proteste anti-governative. Secondo quanto riferito da persone a lui vicine, pare fosse perfettamente consapevole del fatto che il rischio di essere rapito o ucciso fosse molto alto.

Da Lukashenko nessun commento sulla morte di Shishov

Al momento il presidente bielorusso Lukashenko non si è espresso sulla morte dall’attivista, stando a quanto riferito da Reuters persino il suo portavoce sembra essere irraggiungibile. Tuona invece l’opposizione, su Twitter la leader Sviatlana Tsikhanouskaya che scrive: “È preoccupante sapere che coloro che fuggono dalla Bielorussa non riescano comunque ad essere al sicuro“.

Non solo per i dissidenti politici, anche per tutti coloro che scelgono di fuggire dal regime di Lukashenko, Paesi come Polonia, Ucraina e Lithuania sono diventati un rifugio.