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Vaccini, possibile il richiamo una volta all’anno. Novità anche sulla terza dose: “Non sarà per tutti”

Pubblicato: 08/08/2021 19:19

Possibili novità in vista sul tema vaccini contro il Covid-19. A riferirle è il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini: sotto attenzione la possibilità di dover rifare il vaccino una volta l’anno, in modo simile a quanto accade già per l’anti-influenzale. Chiaro inoltre un aspetto della terza dose anticipata che stava destando qualche dubbio.

Vaccini, richiamo ogni anno e terza dose: l’Aifa chiarisce

La campagna vaccinale in Italia marcia a pieno regime: dopo l’inizio stentato e a rilento, si è già superata quota 60% della popolazione vaccinabile e le stime indicano che per settembre verrà raggiunta la soglia del 70%. Un risultato fondamentale, per garantire una copertura adeguata contro il Coronavirus in vista del prossimo inverno. “Eravamo consapevoli che nei mesi estivi si sarebbe realizzata una parte importante della campagna vaccinale di massa senza precedenti. Un percorso non facile, caratterizzato da eccessi di polemiche oggi per fortuna superate” ha dichiarato Magrini durante un’intervista al Corriere della Sera.

Lo stesso ha poi voluto chiarire due aspetti fondamentali che stanno sollevando dubbi e perplessità. Il primo riguarda la possibilità che il vaccino contro il Covi-19 vada rifatto: “Verosimilmente ogni anno, ma sarà una decisione collegiale da prendere nei prossimi mesi” ha dichiarato il direttore Aifa. Sulla terza dose, invece, chiarisce che non bisogna parlare in modo generico: “Un richiamo anticipato non sarà per tutti, solo per gli immunodepressi come trapiantati, pazienti oncologici o coloro che fanno specifiche terapie immunosoppressive che è stato dimostrato beneficiano di una terza dose per raggiungere una buona immunità. Le persone che non appartengono a queste categorie possono stare tranquille: le due dosi già ricevute garantiscono una eccellente protezione“.

Vaccini, nuovo rapporto sugli effetti collaterali: i risultati

Secondo quanto riportato dallo stesso Magrini, l’Aifa è tranquilla sotto il punto di vista degli effetti collaterali, dopo i grandi spaventi dovuti soprattutto al vaccino AstraZeneca negli scorsi mesi. Nel nuovo rapporto appena pubblicato, si evidenziano “informazioni rassicuranti per i circa due milioni di adolescenti già vaccinati“. Si conferma che i rischi gravi, rarissimi, riguardano proprio il tanto contestato vaccino Vaxzevria, “ma da quando ne abbiamo ristretto l’uso agli over 60 non sono arrivate segnalazioni di effetti gravi. In Italia la campagna si è basata prevalentemente sui vaccini a mRna messaggero (Pfizer e Moderna), e così sarà anche per il prossimo anno“.

Infine, è opinione del direttore dell’Aifa che la lotta al Covid-19, pur coi tassi di vaccinazione che sorridono all’Italia, non sia finita: “dovremo conviverci a lungo, per anni. Il fatto però che la crescita dei contagi, se guardiamo i dati della Gran Bretagna o di Israele, non abbia comportato un aumento dei ricoveri ci porta a vedere positivo. Continuiamo a puntare sui vaccini“.

Ultimo Aggiornamento: 08/08/2021 23:56