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Chi è Sarah Gilbert, la ricercatrice che ha collaborato alla creazione del vaccino AstraZeneca

Pubblicato: 09/08/2021 09:32

Sarah Gilbert è una dei ricercatori che hanno collaborato alla creazione del vaccino Oxford-AstraZeneca contro il Covid-19. Sul suo curriculum ci sono molti contributi alla ricerca medica, della quale da tempo si occupa con particolare interesse all’ambito vaccinale. In questi giorni, si è molto parlato di lei per la scelta della Mattel di produrre una Barbie con le sue sembianze. Conosciamo meglio la vaccinologa inglese.

Chi è Sarah Gilbert: l’incontro con la ricerca

Dame Sarah Catherine Gilbert è nata nel 1962 a Kettering, nel Northamptonshire, in Inghilterra. Figlia di un calzolaio e di una maestra di scuola elementare, Gilbert ha frequentato la scuola superiore femminile di Kettering, sviluppando ben presto l’interesse per la medicina. Nel 1983 si è laureata in scienze biologiche all’University of East Anglia. Insieme alla passione per la medicina, Sarah nutre anche un profondo interesse per la musica. Durante l’università, inizia a suonare il saxofono, scegliendo il bosco come luogo prediletto per le sue prove, per non disturbare i compagni. Nel 1986, la Gilbert si specializza in genetica e biochimica, conseguendo il dottorato alla University of Hull.

Il primo lavoro come ricercatrice post-dottorato la vede impegnata con la Brewing Industry Research Foundation. Nel 1990, Sarah entra alla Delta Biotechnology, una compagnia biofarmaceutica che produce medicinali a Nottingham. Le sue prime ricerche la vedono impegnata nell’osservazione della malaria. Nel 2004 diventa Lettrice in Vaccinologia all’Università di Oxford.

Chi è Sarah Gilbert: la ricerca dal 2010 a oggi

Nel 2010, Sarah Gilbert diventa professoressa al Jenner Institute. Con il supporto del Wellcome Trust, lavora alla creazione del nuovo vaccino antinfluenzale. In particolare, il suo interesse viene dedicato allo sviluppo e ai test preclinici del siero. Il vaccino individuato induce la reazione della T cell, una cellula utilizzabile contro infezioni virali, malaria e cancro. In seguito, ha collaborato allo sviluppo del vaccino antinfluenzale universale. Quest’ultimo non stimola la produzione di antibiotici, ma innesca la produzione delle “cellule T” specifiche per l’influenza all’interno del sistema immunitario. Un ulteriore vantaggio di questo vaccino risiede inoltre nella capacità di sostituirsi al vaccino influenzale stagionale. Dai primi mesi del 2020, Sarah Gilbert ha collaborato allo studio e allo sviluppo del vaccino anti-Covid-19.

Chi è Sarah Gilbert: la ricerca per il vaccino anti-Covid

Sin dall’inizio della pandemia da Covid-19, Sarah Gilbert collabora con altri ricercatori per individuare un vaccino in grado di contrastare la diffusione del virus. Il vaccino al quale lavora si basa sull’utilizzo di un vettore adenovirale, che stimula una risposta immunitaria contro la proteina spike del coronavirus. Ad aprile 2020, Gilbert annuncia che stando ai piani di ricerca, il vaccino sarebbe stato reso disponibile a partire dal settembre successivo.

Infatti, a settembre 2020 la ricercatrice annuncia che AstraZeneca si è fatta carico della produzione del nuovo medicinale. Negli ultimi mesi, Sarah Gilbert è entrata a far parte della “Science Power List” del Times e del “BBC’s 100 Women”. A giugno 2021, la ricercatrice ha ricevuto una standing ovation al campionato di Wimbledon. Nelle ultime settimane, la casa produttrice di giocattoli Mattel ha creato una bambola Barbie con le sue sembianze.

Sarah Gilbert: l’obiettivo della ricercatrice

Sarah Gilbert ha accolto con grande sorpresa la scelta della Mattel di dedicarle la sua bambola iconica, la Barbie. “Il mio sogno è che la mia bambola mostri ai bambini carriere che potrebbero non ancora conoscere, come quella in vaccinologia ha spiegato alla BBC. Sarah ha dichiarato di sperare di poter ispirare i bambini che giocheranno con la bambola con le sue sembianze, divenendo per loro un esempio. “Spero che i bambini che vedranno la mia Barbie e comprenderanno quanto le carriere nella scienza siano vitali per salvare il nostro mondo ha spiegato.