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Chiara Ugolini è la 27enne uccisa nel veronese. Il vicino di casa confessa, ma manca il movente: le ipotesi

Pubblicato: 07/09/2021 12:53

Nella sera di sabato 4 settembre una 27enne è stato trovata morta dal suo fidanzato in un appartamento a Calmasino di Bardolino (Verona). Allertata, la polizia si è immediatamente messa sulle tracce del presunto colpevole e ha fermato un uomo, in fuga sull’A1. Il sospettato avrebbe confessato, ma al momento non è chiaro il motivo alla base del gesto. In queste ore sono emerse le prime ipotesi sul drammatico episodio.

27enne uccisa nel veronese, fermato il presunto colpevole: la confessione

Lo scorso 4 settembre, Chiara Ugolini ha lasciato il negozio della famiglia del suo fidanzato in cui lavorava da tempo attorno alle 14 per rientrare a casa dopo il turno di lavoro. Il suo secondo turno sarebbe dovuto iniziare alle 18, ma non si è presentata. Non vedendola arrivare, i familiari hanno chiesto al suo fidanzato di raggiungerla a casa, per controllare che stesse bene. Una volta arrivato nell’appartamento in cui viveva con lei a Calmasino di Bardolino (Verona) però il giovane ha trovato la 27enne distesa a terra, con una chiazza di sangue sotto la testa.

Il 22enne ha immediatamente allertato la polizia che è intervenuta sul posto e ha attivato le indagini. Nella tarda serata del 5 settembre, le forze dell’ordine hanno fermato un uomo presunto responsabile dell’omicidio mentre stava fuggendo in moto in direzione Roma. Bloccato sul tratto fiorentino dell’A1, il sospettato avrebbe confessato spontaneamente la sua colpevolezza. Come riporta TgCom24 si tratterebbe di Emanuele Impellizzeri, vicino di casa 38enne della Ugolini.

Chiara Ugolini uccisa: il vicino di casa confessa, ma manca il movente

Dopo essere stato intercettato dalla polizia, Impellizzeri avrebbe confessato spontaneamente la sua colpevolezza. Da parte sua tuttavia non è giunto nessun chiarimento sui motivi che l’avrebbero portato a compiere il folle gesto. “Sapevo dove trovarla” avrebbe riferito con freddezza alla polizia, non fornendo ulteriori dettagli. Le ragioni del gesto restano attualmente sconosciute. Come è emerso in queste ore, il vicino di casa della vittima si trovava ai domiciliari, sotto affidamento in prova, per via di una vecchia condanna.

Quelle fornite finora risultano essere delle parziali ammissioni sull’accaduto. A sostenere la versione del presunto colpevole vi sarebbero tuttavia le tracce di sangue sui suoi vestiti e i graffi sul suo volto, inferti probabilmente dalla vittima in un ultimo disperato tentativo di difesa.

27enne uccisa, il sospettato confessa ma non spiega le ragioni: le ipotesi sul folle gesto

Mentre proseguono le indagini, emergono le prime ipotesi sul possibile movente alla base dell’omicidio di Chiara Ugolini. I rilevamenti sul luogo del delitto hanno reso evidente come non vi siano stati segni di effrazione nell’appartamento. Al momento del delitto Chiara era da sola nell’abitazione e non è chiaro cosa la possa aver spinta ad aprire la porta al suo assassino, che a quanto pare avrebbe un carattere irascibile e violento. Anche Impellizzeri sarebbe stato da solo in casa al momento del presunto omicidio. Fra le piste sotto la lente degli inquirenti vi è la possibilità che l’assassino abbia compiuto un delitto a sfondo sessuale.

Come spiega TgCom24 inoltre è al vaglio anche l’ipotesi secondo la quale Emanuele Impellizzzero avrebbe coltivato del risentimento nei confronti della vittima. Qualche giorno fa infatti, la 27enne si era intromessa in una discussione fra lui e la sua compagna, allarmata dalle urla udite dal suo appartamento. Solo gli investigatori tuttavia potranno verificare se il presunto assassino abbia davvero voluto vendicarsi della giovane vicina di casa.

Il vicino di casa confessa di aver ucciso la 27enne nel veronese: la reazione della compagna

La violenza del gesto che Emanuele Impellizzeri avrebbe ammesso di aver compiuto ha destato grande incredulità nella sua compagna, che ha rilasciato dichiarazioni molto forti. Da oggi quello non è più il mio uomo ha affermato sicura parlando con i giornalisti.

Mentre proseguono le indagini sull’omicidio di Chiara, si apprende che il presunto omicida avrebbe prelevato 200 euro prima di darsi alla fuga.

I familiari e gli amici della vittima la ricordano con grande affetto, descrivendola come solare e amante dei viaggi. Dopo essersi laureata a Padova, la Ugolini aveva scelto di lavorare in uno dei negozi d’abbigliamento del padre del suo compagno. Chiara era inoltre un’allenatrice della squadra di pallavolo per bambini locale e portava avanti il suo impegno sportivo ormai da anni.