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Supersalone “supercircolare”: la svolta green del design

Pubblicato: 09/09/2021 10:05

Tra innovazione e sostenibilità, Milano torna a essere la capitale del design. Inaugurato alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei padiglioni della Fiera di Milano – Rho, il Supersalone, l’evento speciale per il 2021 del Salone del Mobile, curato dall’architetto Stefano Boeri, segna la ripartenza nella post pandemia per la città e per tutto il settore. Tra i 425 brand presenti nei quattro padiglioni e i 1.900 progetti esposti, molti scelgono di puntare sulla sostenibilità.

Il progetto green Forestami

L’intento green del Supersalone è evidente fin dal suo ingresso. Una barriera verde formata da un centinaio di alberi accoglie i visitatori all’ingresso della Fiera di Milano-Rho. Una sorta di piccolo bosco realizzato con la collaborazione tra il Salone del Mobile e Forestami, il progetto che prevede di piantare 3 milioni di alberi nella Città metropolitana di Milano entro il 2030. Il bosco non si ferma all’ingresso, ma si snoda fin nel cuore della manifestazione. Altri cento alberi ad alto fusto sono all’interno delle varie aree espositive e in zone relax. Le essenze utilizzate – tigli, frassini, querce, prugni da fiore – saranno poi piantate nelle aree di Città Metropolitana di Milano.

Allestimenti green: solo pannelli truciolari da legno di recupero

L’architetto Stefano Boeri, curatore dell’edizione 2021 del Salone del Mobile, ha voluto sostenere fin dall’inizio il principio di economia circolare, puntando all’utilizzo del pannello truciolare italiano 100% riciclato per gli allestimenti dell’evento. I pannelli utilizzati saranno successivamente recuperati per produrre mobili Made in Italy esportati in tutto il mondo. Non una cosa da poco se si pensa che ogni anno, in Italia, la filiera del mobile recupera quattro milioni di tonnellate di legno post consumo grazie all’utilizzo di pannello truciolare. Un prodotto che in Italia viene realizzato con il 100 per cento di legno proveniente dalla filiera del recupero. Questo circolo virtuoso evita il taglio di 8 milioni di alberi all’anno e riduce le emissioni di anidride carbonica in atmosfera di oltre un milione di tonnellate all’anno. Non solo. Per essiccare il legno vergine che arriva in azienda con il circa il 37 per cento di umidità, occorre molto più combustibile. Con un’emissione maggiore di Co2, rispetto a quanto ne serve per il legno riciclato che arriva con solo il 10-12 per cento circa di umidità.

Parole d’ordine all’insegna del green: riuso e riciclo

Nei sistemi di allestimento fieristico, tutto è stato pensato per poter essere smontato e successivamente riutilizzato. Le aree lounge, le panche e le sedute sono montate “a secco” e quindi smontabili e usufruibili nuovamente in momenti e contesti differenti. Per le strutture di dimensioni maggiori – arene, Food Court e setti espositivi – si è optato per sistemi di ponteggi a noleggio, riconfigurati in modo da adattarli alle esigenze dell’esposizione. Parte dei teli dell’allestimento non sono stati stampati o colorati così che si possa procedere più facilmente al riuso. Nell’ottica di evitare sprechi di materiale, inoltre, il Supersalone non ha prodotto brochure o materiali informativi cartacei. Le Food Court di Identità Golose hanno utilizzato posate e stoviglie in materiale esclusivamente compostabile. Anche il beverage ha minimizzato l’uso della plastica, ricorrendo a PET 100% riciclabile.

L’attenzione alla sostenibilità premia il design made in Italy

Il pacchetto di misure europee sull’economia circolare ha ulteriormente aumentato l’attenzione al riciclo dei materiali, valorizzando gli sforzi che le aziende del mondo del design hanno fatto negli ultimi anni. Che si sono tramutati in leve competitive sui mercati internazionali. Il grande lavoro di ricerca e innovazione delle aziende italiane le ha portate a diventare oggi realtà all’avanguardia. La sostenibilità, ambientale, economica ed etica si intreccia perfettamente con il design industriale. Tanto che per la filiera legno-arredo la sostenibilità rappresenta il nuovo driver di sviluppo. Con il conseguente cambiamento di paradigmi produttivi in linea con quanto le Direttive europee stanno promuovendo.

Un settore in crescita, ma l’incertezza si fa ancora sentire

Guardando ai dati di mercato, la produzione complessiva della filiera legno-arredo si attesta a 39 miliardi di euro, di cui 15 miliardi di euro destinati all’export. Oltre 300mila addetti e 71.500 imprese, con un saldo commerciale attivo di 7,6 miliardi di euro. Il macrosistema arredamento vale 21 miliardi di euro di cui 11 miliardi destinati all’export e 10 miliardi al mercato nazionale. Nei primi cinque mesi del 2021, i dati Federlegno Arredo evidenziano inoltre come l’export del macrosistema arredamento e illuminazione sia in forte crescita (5,4 mld di euro, +43,2%) rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Moderato incremento anche rispetto ai dati del 2019, quando l’export valeva 5,1 miliardi di euro (+5,7% rispetto al 2019). Francia (988,5 milioni di euro, +53,7% rispetto a gen-mag 2020; +15,3% rispetto a gen-mag 2019), Stati Uniti (573,5 milioni di euro; +73,7%; +35,2%), Germania (555,5 milioni di euro; +32,8%; +8,6%) Regno Unito e Svizzera costituiscono i primi cinque sbocchi commerciali. Anche i primi 25 mercati di destinazione evidenziano andamenti positivi. A testimonianza del buono stato di salute del nostro export.

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2021 10:07