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30enne uccisa a colpi di pistola nel Vicentino, svolta nelle indagini: arrestato il presunto assassino

Pubblicato: 11/09/2021 14:53

Svolta nel caso di Rita Amenze, la 30enne uccisa ieri a colpi di pistola a Noventa Vicentina. Secondo quanto emerso, l’uomo sospettato dell’omicidio, Pierangelo Pellizzari, sarebbe stato rintracciato e arrestato dai carabinieri dopo una fuga durata diverse ore. Si tratta dell’ex marito della vittima, 61 anni.

30enne uccisa nel Vicentino, arrestato il presunto assassino di Rita Amenze

Pierangelo Pellizzari, ex marito della 30enne uccisa in provincia di Vicenza alle prime luci del 10 settembre, Rita Amenze, sarebbe stato arrestato dai carabinieri in un luogo non lontano dalla sua abitazione. Lo riferisce l’Ansa, secondo cui il 61enne, sospettato di aver freddato la donna con alcuni colpi d’arma da fuoco, sarebbe stato rintracciato dopo una serrata caccia all’uomo. Stando alla ricostruzione, Pellizzari sarebbe stato fermato dopo essersi barricato in una casa di Villaga, a poca distanza quella in cui la coppia risiedeva. L’uomo avrebbe avuto con sé una pistola, presunta arma del delitto.

Rita Amenze uccisa a Noventa Vicentina: la ricostruzione

Le ricerche del sospettato sarebbero scattate nell’immediatezza dell’omicidio, partite da Noventa Vicentina e poi estese all’intero territorio provinciale. Alcune ore di fuga avrebbero separato gli inquirenti dal 61enne Pierangelo Pellizzari – su cui graverebbe l’accusa di aver ucciso l’ex moglie – ma il cerchio si sarebbe velocemente stretto intorno al suo profilo fino all’arresto.

La vittima, Rita Amenze, riferisce Ansa, sarebbe stata raggiunta da 3 proiettili e colpita al volto e alle spalle. Secondo le informazioni finora emerse, la 30enne avrebbe tentato di proteggersi con le braccia, ma non avrebbe avuto scampo. Dal racconto di alcuni testimoni, riporta ancora l’agenzia di stampa, l’immagine di una fuga iniziata senza troppa fretta: con calma, dopo quello che avrebbe assunto i contorni di un vero e proprio agguato, l’uomo avrebbe riposto l’arma sotto la giacca per poi salire a bordo della sua auto e allontanarsi dalla scena del crimine.