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Smart working, in arrivo il contratto per il lavoro da remoto. Brunetta: “Stiamo vivendo un momento magico”

Pubblicato: 19/09/2021 16:08

Un mese separa migliaia di lavoratori italiani in smart working dall’avvento del primo contratto per il lavoro da remoto. Ad annunciarlo è il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che fa “i conti” in tasca al Paese in termini di crescita e rilancio e sostiene, senza mezzi termini, che l’Italia vive un momento magico“.

Smart working, in arrivo il contratto per il lavoro da remoto

Archiviata la fase più cruda della pandemia, lo smart working resta – fino a una quota del 15% – sia nel settore pubblico sia in quello privato e il ministro Brunetta annuncia: “Tra un mese, per la prima volta, ci sarà un vero contratto per il lavoro agile“. La novità riguarderà oltre 3 milioni di dipendenti pubblici tra tutti i lavoratori interessati dalla misura.

Mettere tutti i lavoratori della Pa in smart working è stata un’idea intelligente“, ha commentato il ministro per la Pubblica amministrazione, ma il peso dell’assenza di una precisa cornice normativa, di una chiara organizzazione del lavoro e di piattaforme tecnologiche comuni si è fatto sempre più pressante nel sistema.

Entro il 2021, ha aggiunto Brunetta, è atteso il rinnovo per tutti dipendenti del settore pubblico: “Tutto questo si può fare in tempi veloci, grazie al Pnr, che è un contratto tra l’Europa e il nostro Paese: ‘Vi diamo 70 miliardi regalati, e gli altri in prestito con tripla A. In cambio vogliamo le riforme’. Se c’è un difetto, è che di soldi ce ne sono anche troppi“.

Brunetta: “Stiamo vivendo un momento magico

Crescita e rilancio del Paese dopo il limbo della pandemia da Coronavirus sono i binari su cui, secondo Brunetta, “stiamo vivendo un momento magico“. Il ministro ha fatto un altro annuncio sull’attuale scenario italiano: “Stiamo crescendo al 6%, e vi do piccola notizia: forse anche di più del 6% del Pil. Se funziona la strategia del Green pass, l’effetto annuncio ha prodotto un raddoppio delle prenotazioni, e se questa onda, come dice il presidente Draghi, significa riaprire, noi viaggiamo verso il 7%“.

Il ministro per la Pubblica amministrazione ha poi concluso: “È una congiuntura astrale strepitosa. Arrivano gli investimenti dall’estero, l’Italia sta diventando simpatica. (…) Questa cosa però non può essere fiammata, deve essere strutturale. Io ho questo numero in testa, 7 anni, che guarda caso è anche la durata del mandato del presidente della Repubblica“.