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Matteo Salvini, caos sui social dopo l’addio di Luca Morisi: scoppia la polemica per un video di atti osceni

Pubblicato: 25/09/2021 12:37

La Lega e Matteo Salvini sembrano subire i primi contraccolpi dell’addio di Luca Morisi, ritenuto il demiurgo dietro alla ribalta ottenuta negli ultimi 9 anni. Il creatore della “Bestia” ha lasciato l’incarico da direttore della comunicazione web e poche ore dopo è arrivato il primo scivolone: sugli account di Salvini è comparso il video di un uomo che si masturba in un parco. Enormi le polemiche suscitate.

Salvini, polemica per il video di un uomo che si masturba nin un parco a Milano

L’ennesima riprova che qualcosa nella Lega si è rotto è arrivata nelle ultime ore dal terreno sul quale si è costruito il successo del “Capitano” Matteo Salvini: i social. Nelle ultime ore sui vari account Facebook, Twitter e Instagram era stato pubblicato un video di un uomo che si masturba in un parco a Milano. Nella didascalia, seguendo la sua consueta linea comunicativa, Salvini (il suo staff) aveva scritto: “La Milano di Sala, in pieno centro, fra mamme e bambini che vorrebbero giocare tranquilli ai giardini di Largo Marinai d’Italia, a pochi minuti dal Duomo e dall’ufficio del sindaco. Non è questa la Milano che vogliamo, basta! Avanti futuro“.

L’attacco al sindaco Beppe Sala e l’intento di mostrare una Milano squallida arriva ovviamente alle porte delle elezioni amministrative, che anche a causa dell riottoso candidato Luca Bernardo stanno dando non pochi grattacapi a Lega e centrodestra. Il tentativo di indignazione questa volta è stato rimandato al mittente e sotto il video di Salvini è scoppiata la polemica: poche ore dopo, la rimozione del contenuto.

Il video rimosso dai social di Matteo Salvini

Matteo Salvini, caos sui social dopo l’addio di Luca Morisi: è la fine della Bestia?

L’episodio del video rimosso dai profili di Matteo Salvini arriva pochi giorni dopo l’addio di Luca Morisi, da molti ritenuto il vero artefice del successo del “Capitano”. La comunicazione è stata il vero motore che ha spinto il sovranismo leghista alle soglie del 40% a colpi di post indignati e una rabbia social gestita con sadica sapienza dal suo fautore. La Bestia, che ha soffiato sul pericoloso fuoco del malcontento popolare, ravvivandolo con una comunicazione spesso oltre il limite della decenza politica, si è molto ridimensionata nell’ultimo periodo. Da un lato le necessità istituzionali: la Lega è al Governo e gli attacchi a Ministri come la Lamorgese non possono essere più violenti come quando si trovavano all’opposizione del governo giallo-rosso di Giuseppe Conte. Dall’altro, forse qualcosa si è rotto nella base social della Lega.

Benché Salvini sia sempre tra i profili Facebook con più interazioni, infatti, questo inizia a significare molto poco: i soli numeri non riflettono più il supporto di cui può godere il leader leghista, specie perché una parte sempre più consistente dei commenti sono insulti o pareri contrari. Il social di Mark Zuckerberg è diventato una polveriera, utilizzato da una generazione sempre più anziana per commenti sarcastici o aggressivi, mentre i giovani stanno migrando su altre piattaforme come Instagram e Tik Tok. A risentirne è stata la Bestia, senza più un branco a seguirla e il caso del video è l’ultimo esempio.

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2021 12:38