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Due operai morti congelati nell’ospedale Humanitas di Milano. Trovati in un deposito di azoto liquido

Pubblicato: 28/09/2021 13:50

Due operai sono morti oggi congelati dall’azoto liquido. È questo l’ultimo e drammatico incidente sul lavoro avvenuto in Italia, in un settembre definito nero per le morti bianche. Non solo il mese di settembre, tutto il 2021 è stato segnato da un drammatico aumento degli incidenti sul lavoro; secondo una statistica dell’Inail nei primi tre mesi dell’anno sono 185 le denunce di infortunio mortale, 677 quelli aggiornati al 3 settembre; un dato in leggero aumento rispetto al 2020 che ne ha contate in totale 1.270, oltre tre al giorno.

I settori più colpiti sono quelli di: edilizia e costruzioni, attività manifatturiere, trasporto e magazzinaggio, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli, amministrazione pubblica e difesa, sanità e assistenza sociale. La fascia di età più colpita è quella fra i 45 e i 64 anni; tra le vittime totali ad oggi, 50 sono donne.

Due operai morti congelati in un ospedale a Milano

Due operai sono morti oggi a causa di un terribile incidente sul lavoro. I due stavano lavorando in un deposito di azoto presso l’ospedale Humanitas a Pieve Emanuele nel milanese, quando sono stati ritrovati coperti da ustioni di congelamento.

I due erano dipendenti di una ditta esterna del gruppo Sol, la chiamata d’emergenza è arrivata alle 11.26 di questa mattina. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco del distaccamento di via Darwin di Milano, carabinieri ed elisoccorso. I due sono stati trattati come codice rosso ma purtroppo non c’è stato nulla da fare, le ferite erano troppo estese.

Le prime ipotesi sull’incidente sul lavoro nel serbatoio di azoto

Sul caso dei due operai morti congelati in un deposito di azoto indaga la procura di Milano, sarà aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio colposo. Sul luogo dell’incidente è arrivata anche una squadra di polizia giudiziaria del dipartimento guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano e anche un medico dell’Ats insieme ai carabinieri.

Stando ad una primissima ricostruzione della vicenda, ancora in fase di accertamento, i due operai stavano lavorando in un serbatoio del Campus di ricerca dell’ospedale.

L’azoto liquido raggiunge una temperatura bassissima tra -210° e -195°, la prima ipotesi sul decesso è quella di ustioni da congelamento.