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Ancora morti sul lavoro, 700 vittime nel 2021. Draghi promette provvedimenti: “Strage che continua ogni giorno”

Pubblicato: 29/09/2021 20:42

Si allunga il sanguinoso bilancio delle morti sul lavoro in Italia, con ben 8 vittime negli ultimi 2 giorni. Morti che si aggiungono alle 677 avvenute dall’inizio dell’anno all’ultimo conteggio, che verrà aggiornato domani dall’Inail. Mentre si riflette sul futuro del mercato del lavoro in Italia, sulle riforme necessarie per accedere ai fondi del Next Generation Eu, la questione degli incidenti sui luoghi occupazionali fa tornare prepotentemente la questione della sicurezza, non sempre garantita, come dimostra il bollettino delle morti bianche. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, durante la conferenza stampa per la presentazione del Nadef, ha promesso provvedimenti al più presto, ribadendo la gravità di questa “strage che continua ogni giorno“.

Morti sul lavoro, altri incidenti: quasi 700 vittime nel 2021

Altre 3 vittime del lavoro oggi, dopo i 5 incidenti mortali avvenuti ieri. L’ultimo, un uomo di 47 anni precipitato da un’impalcatura questo pomeriggio all’Eur. Le indagini dovranno ora stabile se erano state rispettate le norme sulla sicurezza sul lavoro, se le funi che lo tenevano sospeso a 25 metri di altezza fossero correttamente agganciate. Accertamenti ci saranno anche per l’operaio edile 42enne morto poche ore prima a Mesagne, nel brindisino, ucciso da un crollo nell’edificio che stava ristrutturando.

La terza morte sul lavoro si è registrata a San Severo, Foggia, dove un altro 47enne è stato investito da un mezzo pesante mentre si costruiva il cantiere per lavori sull’autostrada Bologna-Taranto. Secondo l’Inail, sono 677 le morti sul lavoro dall’inizio del 2021, numeri a cui dovranno aggiungersi le 8 vittime degli ultimi 2 giorni. Le denunce per infortuni sul lavoro sono aumentate dell’8,3% nei primi 7 mesi dell’anno rispetto al precedente, ben 312.762.

I sindacati: “Investimenti nella sicurezza sul lavoro”

La situazione drammatica delle morti bianche è stata discussa durante l’incontro tra sindacati e governo lunedì. Maurizio Landini, segretario della CGIL, ha commentato le recenti morti sul lavoro come “numeri di una emergenza drammatica che va affrontata. Questo tema lunedì lo abbiamo discusso, abbiamo posto il problema al governo che è il momento di agire, di prendere provvedimenti“. Il sindacalista riporta come questi “infortuni avvengono in ditte in appalto, e riguarda lavoratori precari o all’inizio delle proprie attività. Credo che a questo punto una serie di impegni debbono diventare nelle prossime ore già decreti“.

I sindacati chiedono maggiori investimenti, innanzitutto “mettere nelle condizioni gli ispettori di agire e le imprese che non sono in regola e non rispettano la sicurezza non devono continuare a produrre. Bisogna fare assunzioni immediate negli ispettorati del lavoro, ma anche di medicina territoriale. Se vogliamo agire sulla prevenzione e sulla formazione, che sono le due cose vere su cui bisogna agire, bisogna avere anche le strumentazioni necessarie“.

Draghi: morti sul lavoro “strage che continua ogni giorno”

Il presidente Draghi ha aperto la conferenza stampa sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza del 2021 esprimendo “il più sentito cordoglio del governo, mio, per i morti sul lavoro, che ieri e oggi hanno funestato la scena e l’ambiente psicologico ed economico del Paese, in particolare voglio esprimere la vicinanza ai loro cari“.

Draghi ha dichiarato: “Oggi anche c’è un operaio precipitato all’Eur di 47 anni, un agricoltore schiacciato dal trattore in Alto Adige di 50 anni, poi una persona che si chiama Pietro Vittoria, di 47 anni, e Benito Branca di 42 anni. È una strage che continua ogni giorno“.

Provvedimenti per la sicurezza sul lavoro dalla prossima settimana

Il premier, forse raccogliendo l’invito dei sindacati ad agire per decreti legislativi, ha assicurato che ci saranno “iniziative che pensiamo di prendere in questo campo. Lunedì abbiamo già avuto un incontro con i sindacati ed è stato molto costruttivo perché siamo tutti lungo la stessa linea di decisione, di pensiero e di politica economica e non. Ma come vedete dalle cifre c’è un’esigenza di prendere provvedimenti immediatamente, entro la settimana prossima“.

Draghi ha ammesso la necessità di “un piano più ampio e più strutturale per affrontare quei nodi ancora irrisolti, le debolezze di un sistema. Alcune delle strade su cui pensiamo di intervenire sono pene più severe e più immediate, collaborazione all’interno dell’azienda e della fabbrica per l’individuazione precoce delle debolezze nel tema della sicurezza sul lavoro“. Il presidente non ha mancato di coinvolgere il presidente di Confindustria Bonomi, nella proposta di “costituzione di comitati tra lavoratori e impresa, quella è una strada“.

Ultimo Aggiornamento: 30/09/2021 08:48