Vai al contenuto

Beppe Sala, sindaco al primo turno, commenta i risultati del voto che lo danno vincente a Milano

Pubblicato: 04/10/2021 20:24

Il sindaco Beppe Sala può gioire perché è sua la vittoria a Milano al primo turno. Alle 15 si sono chiuse le urne e in poco tempo il voto dei milanesi è apparso immediatamente chiaro. Qualche momento fa, lo stesso Sala ha commentato spiegando che questo è un “evento quasi storico“. Per poi indirizzare una stoccata ai suoi avversari: “La destra è forte finché non la guardi da vicino, è allora che scopri le sue debolezze“.

Beppe Sala festeggia la vittoria al primo turno

Nel suo discorso fatto al comitato elettorale dopo il voto, il sindaco Sala ha sottolineato come il centrosinistra non sia “mai arrivato a vincere a Milano al primo turno da quando, nel ’93, il sindaco viene eletto con queste modalità“. Insomma, un risultato storico, come lo ha definito lui stesso: “Se i voti saranno confermati rispetto al 2016 ho preso 40-50mila voti in più“.

Poi, riferendosi alle titubanze del centrodestra in merito ai candidati, sottolinea: “Adesso c’è già una corsa a scaricare i candidati, mi sembra sbagliato. Io non voglio difenderli, ma sono stati scelti da qualcuno, con lungo ripensamento, è un giochino che non funziona con i milanesi, che guardano alla concretezza“. Il pensiero, naturalmente, va alle cose da fare per la città: “Ci sono tante cose da fare e non si possono fare da soli. La mia promessa ai milanesi è essere il sindaco di tutti, garantire che troverò le formule per far partecipare tutti, questo credo che sia il vero segreto per uscire bene da questo momento difficile“, ha detto, riporta AdnKronos.

Beppe Sala contro Salvini

E il pensiero di Sala non può che andare a Salvini che considera “il principale responsabile del risultato del centrodestra. Da quello che abbiamo capito ha gestito lui il processo di scelta“. E ancora: “È stato martellante a Milano con i suoi proclami. Fino a poche settimane fa diceva che non avrebbero vinto a Milano, ma stravinto. L’impressione è che non conosci abbastanza bene la città se puoi dire a tre settimane dal voto stravinceremo“, sottolinea. “Io sono senz’altro riuscito a parlare ai moderati. Ricordiamoci innanzitutto che l’elettorato conservatore di centrodestra a Milano potenzialmente vale il 50%. Però non è un elettorato al quale basta una strizzata d’occhio, ma vogliono capire la tua volontà e io ho cercato di interpretarla senza nascondere mai il mio indirizzo politico e facendo anche delle cose che se avessi dovuto ragionare solo in ottica elettorale, ad esempio sulla mobilità, non avrei fatto“, ha concluso.

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2021 15:53