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Delitto dell’Olgiata, dopo 10 anni scarcerato l’assassino della contessa Filo della Torre: lo sfogo del figlio

Pubblicato: 11/10/2021 15:16

Dieci anni fa, Manuel Winston Reyes entrava in carcere con l’accusa di aver ucciso la contessa Alberica Filo della Torre nel luglio del 1991. Il giallo, divenuto noto come “delitto dell’Olgiata” dal nome della villa in cui si consumò il dramma, è rimasto irrisolto per ben 20 anni. Solo nel 2011 infatti il maggiordomo filippino aveva ricevuto la condanna a 16 anni di reclusione. La notizia della sua scarcerazione desta grande rammarico nel figlio della vittima.

Delitto dell’Olgiata: dopo 10 anni torna libero l’assassino della contessa Filo della Torre

Oggi, 11 ottobre 2021 Manuel Winston Reyes torna in libertà dopo aver scontato 10 anni in carcere con l’accusa di aver ucciso Alberica Filo della Torre nella sua villa all’Olgiata. Il maggiordomo di origini filippine è stato condannato per l’omicidio della nobildonna avvenuto nel luglio 1991. Per 20 anni il suo caso è rimasto irrisolto. Il marito della vittima, Pietro Mattei e il figlio Manfredi si sono a lungo battuti per scoprire la verità. Winston Reyes aveva prestato servizio presso la villa della contessa ed era stato da poco licenziato all’epoca dei fatti. Proprio il risentimento provato sarebbe stato individuato come movente del suo gesto di estrema violenza.

Nelle ultime ore, Manfredi Mattei ha parlato della notizia della sua scarcerazione dicendosi fortemente deluso dal decorso della giustizia. Reyes “è stato incastrato solo dopo le indagini private di mio padre” ha riferito al Messaggero. “Non ci fosse stato lui non sarebbe mai stato scoperto” ha aggiunto. “Devo dire che provo una profonda amarezza per un sistema che non è stato in grado di individuare il colpevole e poi dare la giusta pena” la sua amara conclusione.

L’assassino di Alberica Filo Della Torre esce dal carcere: lo sfogo del figlio

Alberica Filo della Torre aveva 42 anni quando venne uccisa. l figlio nato dal matrimonio con Pietro Mattei aveva allora 9 anni e anche oggi, nel giorno della scarcerazione dell’assassino di sua madre, ha dato voce al risentimento provato. Questa mattina, Manfredi è stato ospite di Storie Italiane, e ha ribadito la sua rabbia verso un sistema che non è in grado di assicurare i colpevoli alla giustizia“.

“Non è inaccettabile tanto l’omicidio di mia madre- ha aggiunto- ma quello che risulta inaccettabile è quello che viene a galla”. “È inaccettabile scoprire che dopo 20 anni le prove erano lì sul tavolo e nessuno le ha guardare” ha continuato. “È inaccattabile pensare che c’è gente che ha girovagato per il mondo seguendo fantasie distorte e non ha guardato nella porta accanto dove c’era la veritàil suo sfogo. “La cosa che è vergognosa dopo 20 anni è come è stata gestita questa faccenda ed è quello che resta come una pugnalata nello stomaco, la sua conclusione.