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Scuola, nuove regole per quarantena e didattica a distanza: le ipotesi contenute nella bozza dell’ISS

Pubblicato: 11/10/2021 10:11

Sarebbero in arrivo nuove regole per limitare il più possibile la durata della quarantena per gli studenti e, di conseguenza, il ricorso alla didattica a distanza. In attesa del via libera delle Regioni, ecco quali sono le ipotesi e come si potrebbe procedere per raggiungere questo obiettivo.

Quarantena e didattica a distanza: cosa contiene la bozza dell’ISS

Attualmente, la quarantena ha una durata di 10 giorni per gli studenti con più di 12 anni che non siano vaccinati, e di 7 giorni per chi ha già ricevuto il vaccino anti-Covid. Queste modalità potrebbero presto cambiare secondo la bozza di “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico” redatta dall’Istituto Superiore di Sanità in concerto con i Ministeri della Salute e dell’Istruzione e le Regioni.

Nella bozza, si menziona la possibilità di proseguire con le lezioni in presenza nel caso in cui 1 solo studente sia positivo e tutti gli altri compagni risultino negativi. Tramite l’utilizzo dei tamponi, dopo 5 giorni sarebbe necessario monitorare nuovamente la situazione: nel caso in cui gli studenti positivi siano diventati 2, scatterebbe la didattica a distanza solo per i ragazzi non vaccinati. La quarantena per l’intera classe potrebbe scattare a partire da 3 alunni positivi in classe, con durata analoga a quella in vigore oggi. Per i ragazzi sotto i 12 anni la quarantena dovrebbe partire per tutti in seguito a 2 casi di positività in classe, mentre scatterebbe subito nelle scuole dell’infanzia e negli asili nido.

Quarantena per gli studenti: fondamentali i tamponi

La direzione verso cui si tenderebbe sembra dunque quella di contenere la durata e il ricorso alla quarantena per i ragazzi che abbiano già ricevuto il vaccino. La bozza potrebbe essere confermata già a partire dalle prossime settimane, operando nella direzione di fornire risposte univoche circa le quarantene nelle scuole.

Strumento centrale della bozza sarebbero dunque i tamponi, indispensabili per monitorare la diffusione del virus nelle classi ogni 5 giorni. In base al documento, i test utilizzabili sono i medesimi che danno diritto al Green Pass:

  • tamponi molecolari;
  • alcuni tipi di test rapido;
  • tamponi salivari, ma solo se molecolari.