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Pandemie, nasce la Rete nazionale di Epidemic Intelligence: di cosa si tratta e come sarà operativa

Pubblicato: 20/10/2021 10:10

Per il futuro si delinea sempre di più l’importanza di saper identificare per tempo e monitorare quelle malattie che possono diventare un’emergenza sanitaria a livello globale. Per conseguire questi obiettivi, in Italia è appena diventata operativa la Rete di Epidemic Intelligence: di cosa si occupa e quali saranno i suoi compiti.

Rete di Epidemic Intelligence: che cos’è e come combatterà le pandemie

La Rete di Epidemic Intelligence nazionale nasce a seguito del “Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale”, detto PanFlu, cioè un accordo che unisce Governo, Regioni e Province. Si tratta di un aggiornamento dei precedenti Piani pandemici influenzali e si basa sulle indicazioni operative emanate dal Ministero della Salute. L’obiettivo generale del PanFlu è rafforzare la risposta ad una futura pandemia influenzale, così da poter:

  • proteggere la popolazione, riducendo il più possibile il potenziale numero di casi e quindi di vittime della pandemia, sia in Italia sia nei cittadini italiani che vivono all’estero;
  • tutelare la salute degli operatori sanitari e del personale coinvolto nell’emergenza;
  • ridurre l’impatto della pandemia influenzale sui servizi sanitari e sociali, assicurando il mantenimento dei servizi essenziali;
  • preservare il funzionamento della società e le attività economiche.

Gli obiettivi della Rete di Epidemic Intelligence contro le pandemie

L’Epidemic Intelligence nasce tramite Decreto Direttoriale del 1° giugno 2021 e sarà composta da analisti formati e certificati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, designati dai rappresentanti dei servizi sanitari pubblici presenti sul territorio nazionale. A livello operativo, si pone 4 obiettivi specifici:

  • pianificare le attività in caso di pandemia influenzale;
  • definire ruoli e responsabilità dei diversi soggetti a livello nazionale e regionale, così da poter attuare le misure previste dalla pianificazione e altre eventualmente decise;
  • fornire strumenti per una pianificazione armonizzata regionale per definire ruoli e responsabilità dei diversi soggetti a livello regionale e locale, per attuare così le misure previste dalla pianificazione nazionale e da esigenze specifiche del territorio di riferimento;
  • sviluppare un ciclo di formazione, monitoraggio e aggiornamento continuo del piano per favorire l’implementazione dello stesso e monitorare l’efficienza degli interventi intrapresi.

Come opererà la Rete di Epidemic Intelligence

Tra le principali fonti che saranno esaminate dalla Rete di Epidemic Intelligence sono previste alcune piattaforme di biosorveglianza, tra cui MedISys, che riporta l’elenco delle malattie trasmissibili sorvegliate a livello europeo. Si prevede la realizzazione di bollettini con cadenza settimanale, che includano tutti gli eventi identificati che possano costituire una emergenza di sanità pubblica. Questi eventi dovrebbero essere valutati dai referenti del Ministero della Salute, i quali richiederanno la verifica e la validazione ai referenti regionali. Compiti dei referenti regionali sarebbero anche la verifica e l’adozione di misure di controllo e notifica sul proprio territorio di competenza.