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Referendum Giustizia, ok dalla Cassazione ma inutile la raccolta firme. Salvini: “Dobbiamo andare fino in fondo”

Pubblicato: 30/10/2021 15:26

La Corte di Cassazione ha dato l’ok alla richiesta di un referendum per la Giustizia promosso da Lega e Radicali. Il via libera è arrivato dopo che le 9 Regioni a guida centro-destra hanno inoltrato i 6 quesiti referendari alla Suprema Corte, votati dai Consigli regionali. Una mossa che vede gioire Matteo Salvini, ma che di fatto rende ininfluente la raccolta firme per il referendum Giustizia, con le adesioni che sarebbero dovute essere depositate entro domani.

Referendum Giustizia, la Cassazione dà l’ok dopo la richiesta delle Regioni

La Cassazione ha accolto la richiesta delle 9 Regioni di centro-destra per il referendum sulla Giustizia. Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Lombardia, Sardegna, Piemonte, Sicilia, Umbria e Veneto hanno promosso l’iniziativa della Lega e del Partito Radicale.

Non sarà quindi necessario depositare le firme raccolte ai gazebo, con termine ultimo per la consegna domani, sulla cui validità si sollevano dubbi. La Lega però garantisce che la raccolta firme è stata un successo, dichiarando che l’adesione ha superato le 4 milioni di firme, e che altre digitali sono continuate ad arrivare. Le firme non saranno quindi visionate e a gennaio la Suprema Corte decreterà l’ammissibilità o meno dei quesiti referendari su cui, in caso positivo, si voterà in primavera.

Matteo Salvini soddisfatto per il referendum sulla Giustizia: “Andiamo fino in fondo”

Il leader della Lega Matteo Salvini è intervenuto al congresso del Partito Radicale, commentando la decisione della Cassazione. “Non vedo l’ora che arrivi la primavera, sperando che nel frattempo qualcuno non si inventi qualcosa… È complicato però, perché i testi sono stati calibrati, studiati, riverificati. Sicuramente la riforma Cartabia è un primo passo, che però riguarda tutt’altra materia. Questa potrebbe veramente essere quella rivoluzione di cui la Giustizia ha bisogno“, ha dichiarato Salvini.

Tweet di Matteo Salvini

Il segretario della Lega ha definito la raccolta firme sul referendum “un gran bel passo avanti, però non basta: ora dobbiamo andare fino in fondo. Bello che ai gazebo siano venute persone di ogni estrazione sociale“.

Cosa chiede il referendum sulla Giustizia

I 6 quesiti referendari promossi da Lega e Partito Radicale chiedono l’abolizione della legge Severino, la riforma del Csm con l’introduzione della responsabilità diretta dei magistrati, l’equa valutazione delle toghe, la separazione delle carriere e i limiti agli abusi della custodia cautelare.