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Alberto Genovese, la presunta vittima 19enne è rimasta invalida dopo le violenze: chiesti 1.5 milioni di euro

Pubblicato: 03/11/2021 20:00

Si è tenuta l’udienza preliminare del processo contro Alberto Genovese, il Re delle Start Up arrestato per presunte violenze sessuali. Nell’incontro di oggi, i legali di una delle due vittime che accusano Genovese hanno presentato una perizia che certificherebbe come le violenze subite avrebbero reso invalida permanente la giovane. Per questo, è stato chiesto un risarcimento elevatissimo.

La 19enne che accusa Alberto Genovese sarebbe ora invalida al 40%

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l’avvocato della 19enne che la notte dell’11 ottobre 2020 sarebbe fuggita dalla Terrazza Sentimento di Alberto Genovese dopo 24 ore di violenze sessuali e droghe ha presentato oggi una perizia medico-legale sulla sua assistita. La donna, modella, avrebbe riportato danni fisici e psicologici tali che le sarebbe stata riconosciuta un’invalidità permanente del 40%. Le gravi conseguenze soprattutto psicologiche le impedirebbero per anni di poter svolgere il suo lavoro e per questo è stato quantificato in un milione e mezzo di euro il risarcimento chiesto dalla presunta vittima di Alberto Genovese. “Niente e nessuno potranno mai cancellarle” sono le parole riportate dell’avvocato a proposito di quelle violenze.

Per l’imprenditore è stato chiesto il rinvio a giudizio per violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti dai pm milanesi Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella. Nell’udienza preliminare di oggi sono state costituite le parti e oltre alle due vittime – la 19enne e un’altra donna di 23 anni che ha mosso a Genovese le stesse accuse – è stata ammessa anche l’associazione D.i.Re-Donne in Rete contro la violenza.

Processo ad Alberto Genovese, l’imprenditore potrebbe chiedere il rito abbreviato

Non è stato al momento stabilito un risarcimento per la seconda presunta vittima, ma qualora gli avvocati di Alberto Genovese e della 19enne si accordassero potrebbe scattare per l’uomo una riduzione della pena. Un ulteriore taglio ad un eventuale condanna potrebbe arrivare se gli avvocati scegliessero il rito abbreviato – formula che prevede appunto la riduzione di un terzo della pena. Imputata assieme a lui anche la fidanzata, accusata dalla 23enne di essere stata presente durante le violenze sessuali di cui sarebbe stata vittima ad Ibiza. L’udienza preliminare è stata rinviata al 28 gennaio.

Genovese ha lasciato il carcere a luglio: dopo 8 mesi sono stati disposti i domiciliari in una clinica riabilitativa, con obbligo di braccialetto elettronico. Su di lui, si apprende, potrebbero anche arrivare altre accuse di violenze e anche di frode fiscale. I pm stanno infatti indagando sui redditi percepiti relativi alle sue quote societarie.