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Emissioni inquinanti, il rapporto presentato a Cop26 lancia l’allarme: si sta tornando ai livelli pre-covid

Pubblicato: 04/11/2021 10:04

In occasione della conferenza sul clima Cop26 delle Nazioni Unite, un rapporto ha stimato l’andamento dell’inquinamento globale da CO2 e il quadro che ne emergerebbe sembra molto lontano dagli obiettivi di emissioni zero. Ecco quali sono i dati per il 2021 e quali potrebbero essere le previsioni per la fine dell’anno.

Emissioni record nel 2021: i dati presentati a Glasgow

Il record di emissioni di CO2 a livello globale si era registrato nel 2019. Tuttavia, il 2021 potrebbe non essere da meno. Ad affermarlo è il rapporto annuale a cura del Global Carbon Project, diffuso a Glasgow durante la conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop26. In base al documento, come riferisce l’Ansa, le emissioni di CO2 sarebbero dovute principalmente all’impiego di combustibili fossili e sono destinate a tornare ai livelli precedenti l’inizio della pandemia. Il rapporto prospetta come l’aumento di emissioni inquinanti, dovute a gas e carbone, sarà maggiore rispetto alla loro diminuzione registrata nel 2020, dovuta al rallentamento delle attività umane e produttive a causa dei lockdown.

Il rapporto che “fa i conti con la realtà” delle emissioni inquinanti

Per la co-autrice Corinne Le Quéré, docente di Scienza del cambiamento climatico presso l’Università dell’East Anglia nel Regno Unito, “Questo rapporto fa i conti con la realtà“, come riporta l’Ansa. In particolare, il report “mostra cosa sta succedendo nel mondo reale mentre siamo qui a Glasgow a parlare di come affrontare il cambiamento climatico“.

I dati contenuti nel documento si fermano a ottobre 2021 e consentirebbero di delineare il seguente andamento per le emissioni inquinanti: mentre nel 2020 erano diminuite del 5,4%, la previsione per il 2021 sarebbe un aumento del 4,9% a livello globale. Il risultato porterebbe quindi molto vicino ai livelli di emissioni del 2019. In particolare, le variazioni di emissioni rispetto al 2019 nel mondo sarebbero distribuite così:

  • +5,5% in Cina;
  • +4,4% in India;
  • -3,7 negli Stati Uniti;
  • -4,2% in Europa;
  • -4,2% nel resto del mondo.