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Nada Cella, indagata per omicidio una donna: 25 anni dopo arriva la svolta nel caso della segretaria uccisa

Pubblicato: 04/11/2021 21:36

Incredibile svolta nell’omicidio di Nada Cella, segretaria uccisa a Chiavari nel 1996. La giovane donna è stata trovata morta nello studio del commercialista dove lavorava e sino ad ora il suo è rimasto un mistero irrisolto. Nuovi attività investigative invece hanno convinto gli inquirenti a riprendere in mano il caso e ora c’è una donna indagata per omicidio.

Nada Cella, l’omicidio irrisolto del 1996 ad una svolta

Bisogna tornare al 6 maggio 1996 per raccontare la storia di Nada Cella, 25enne trovata morta nello studio del commercialista Marco Soracco in via Marsala, a Chiavari. La morte è sopraggiunta per un colpo alla testa con oggetto pesante, ma l’arma del delitto non è mai stata trovata ed è solo uno dei molti elementi misteriosi di un omicidio tutt’ora irrisolto. Tra gli indagati è finito anche Marco Soracco stesso, ma è stato poi prosciolto. Un cold case che sembrava destinato a restare tale, ma il lavoro della criminologa Antonella Pesce ha portato ad un’inattesa svolta.

La Procura di Genova sta indagando per omicidio una donna, Annalucia Cecere e con lei di nuovo l’ex datore di lavoro e la sua anziana madre, Teresa Bucchioni per false dichiarazioni al pubblico ministero. Secondo quanto riportato da Ansa, i tre hanno ricevuto avviso di garanzia e domani il genetista Emiliano Giardina – colui che è arrivato a Ignoto 1 nel caso di Yara Gambiraso – riceverà l’incarico di eseguire nuovi esami sul Dna trovato sulla scena del delitto.

Nada Cella, gli indizi contro la donna indagata per omicidio

Ma chi è Annalucia Cecere e perché è indagata per la morte di Nada Cella? La criminologa Pesce, incaricata dalla famiglia di Nada, ha trovato nuovi spunti investigativi sottovalutati o mal gestiti all’epoca. Viene riportato che la donna indagata sarebbe stata invaghita del commercialista Soracco, a sua volta però innamorato della segretaria 25enne. Sarebbe stato lui a vedere proprio la Cecere uscire dall’ufficio la mattina del 6 maggio, decidendo però di coprirla. Gli investigatori della mobile avrebbero trovato numerosi elementi in casa della donna: bottoni simili a quella della segretaria avevano portato ad una prima indagine su di lei, subito archiviata.

A collocarla nei pressi dello studio, nel 1996, anche altri due testimoni. Dopo la morte di Nada Cella, la Cecere si sarebbe trasferita in Piemonte: ha insegnato alle elementari, ma a causa di un provvedimento disciplinare, riporta Ansa, sarebbe stata licenziata nel 2017. Fondamentali saranno quindi i nuovi test sul Dna su pantaloni e camicetta di Nada: “Fiducia nella giustizia e speriamo che finalmente la verità venga a galla” ha dichiarato la madre Silvana Smaniotto commentando la nuova fase istruttoria.